La notizia della positività al covid di Piotr Zielinski ha suscitato l’indignazione dei tifosi, ma anche degli addetti ai lavori, esterrefatti dalla decisione del Napoli di schierare ugualmente in campo contro la Juventus, Zielinski, Rrahmani e Lobotka, nonostante l’isolamento imposto dalla ASL lo scorso giovedì.
Un pericoloso azzardo, visto il rischio contagio al quale sono stati esposti i giocatori, oltre che del Napoli, anche della Juventus.
A commentare al quotidiano Il Mattino la notizia della positività di Zielinski, il direttore della ASL Napoli 2, Antonio D’Amore: “Noi l’avevamo messo in isolamento perché considerato un contatto stretto. D’altra parte a qualcosa dovremmo servire noi delle ASL, a prevenire fenomeni del genere“.
Ha poi aggiunto: “Ma mi domando: se non avessimo posto Zielinski in isolamento, cosa poteva succedere adesso? Ce ne hanno dette di tutti i colori dopo le nostre disposizioni restrittive e invece se non avessi posto almeno in bolla e in isolamento i tre calciatori, ora avremmo tutti il timore di un nuovo possibile cluster all’interno dello spogliatoio del Napoli“.