Nel corso della conferenza stampa di presentazione del terzo impegno della Lazio in Europa League contro il Marsiglia, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri è anche tornato sulla contestatissima Lazio-Inter di sabato scorso. Una partita nervosa, in cui i giocatori hanno creato il caos in campo negli ultimi dieci minuti della gara. Un far west che non ha portato a squalifiche per la rissa in campo (se non a Luiz Felipe, forse il più incolpevole).
Ricordando la sua recente squalifica in occasione della sfida contro il Milan, Sarri ha commentato con una punta polemica le decisioni del Giudice Sportivo, che ha dispensato solo cartellini gialli, in occasione di Lazio-Inter. Una decisione che stride non poco, se paragonata alla squalifica di due giornate per “atteggiamenti intimidatori”.
“Io sono rimasto al dito minaccioso, ho detto ‘non mi devi prendere per il culo’ e sono stato squalificato 2 turni con il Milan – ha ricordato Sarri. Sabato ho visto mani addosso, calci, si parla di uno sputo che non ho visto e quindi non prendo in considerazione. Penso che il mio dito a questo punto sia estremamente pericoloso…”.
Sarri è poi tornato a cavalcare un vecchio cavallo da battaglia: il calendario. “Ci preoccupa, con il calendario attuale l’Europa League è quasi infattibile. Il giovedì sera, non potendo giocare più il lunedì, diventa difficile. Un discorso che investe 7 squadre, queste 7 saranno costrette per 17 partite con meno di 72 ore. Una media di 2,5 per squadra, peccato che noi saremo a 6 e una a 0. Non pensiamo male e a strategie contro di noi, pensiamo che ci sia stata leggerezza nel calendario. 4 a 2 uno lo può accettare, 6 a 0 diventa difficile. Ho visto che Dal Pino ha parlato di Premier, io non entrerei in questo discorso, gli ricordo che i dirigenti hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. Lascerei perdere quello che succede in Premier, è un altro pianeta, come paragonare NBA e basket italiano”.