Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, ai microfoni di MC Sport, ha commentato l’addio di Massimiliano Allegri alla Juventus:
“Sono trascorsi un mese e un giorno da Juventus-Ajax. Questo tempo non ha favorito un accordo, certo è quantomeno inelegante che questo avvenga all’antivigilia della festa Scudetto della Juventus. I costumi nel calcio sono cambiati, basti vedere il caso De Rossi“.
“È un qualcosa che antepone sempre il calcolo alla maglia, Allegri è stato oggetto di una invereconda campagna di critiche, in particolare su alcune fogne a cielo aperto che si trovano sul web. Questo depone a sfavore di chi, questa campagna, si è sentito in dovere di propugnare. La vicenda surreale è che una società Campione d’Italia, per l’ottava volta consecutiva, ha impiegato 32 giorni per decidere, dopo che in diretta televisiva aveva detto che Allegri sarebbe rimasto per un altro anno, con la conferma dell’interessato”.
“Non ricordo una vicenda così surreale nella Juventus. Il caso Del Piero era stato gestito in un altro modo, nella tempistica e nella cronologia. Qui si pongono due ordini di considerazioni: chiunque arriverà alla Juventus, Inzaghi, Deschamps o Guardiola dovrà vincere 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Coppe di Lega. Una eredità pesantissima. Poi sarà interessante capire se è passata la linea Nedved. Non solo il “chi vivrà vedrà”, ma anche che questa squadra non ha bisogno di essere rafforzata. Cosa che non corrisponde a quello di cui la Juve ha bisogno. Questo è il punto della rottura, non questione di soldi”.
“Vedremo se Dybala rimarrà, alla luce della partenza di Allegri”.
“Resta sullo sfondo lo sconcerto di alcuni tifosi juventini, nessun allenatore aveva mai vinto 5 Scudetti consecutivi“, ha concluso Jacobelli.