domenica, Novembre 24, 2024

L’appello di Marchisio contro l’abbattimento del San Siro: “È uno degli stadi più belli del mondo”

Claudio Marchisio, l’ex centrocampista della Juventus rimasto amatissimo dai tifosi bianconeri, oggi veste la maglia dello Zenit San Pietroburgo, ma continua a seguire molto da vicino le vicende italiane e tutto quello che riguarda il mondo a cui appartiene, quello del calcio.

E una delle notizie del momento che sta facendo molto discutere, è quella della demolizione dello stadio San Siro, che verrà sostituito da un nuovo impianto, che sorgerà accanto all’attuale, nella zona destinata ai parcheggi.

Trovato quindi l’accordo tra Milan e Inter, che la prossima settimana presenteranno un progetto al Comune di Milano, dando così il via ai lavori che potrebbero essere completati in 3/4 anni.

Una scelta dolorosa ma ritenuta necessaria dai due club milanesi.

Molti i contrari all’abbattimento dello stadio, tutti concordi nel sostenere che non si possa pensare di buttare via la storia di uno stadio e delle squadre che lo hanno animato.

E al coro dei contrari si unisce anche l’ex centrocampista bianconero Marchisio, che si schiera contro la demolizione dello storico stadio.

E il Principino lo fa tramite un appello che lancia dal suo profilo ufficiale Twitter:

“Spero che #sansiro non venga sostituito. È uno stadio che avrà anche i suoi anni, ma regala sempre emozioni uniche, anche da avversario. E poi è ancora uno degli stadi più belli del mondo! Molti altri stadi italiani avrebbero bisogno di essere sostituiti con nuovi progetti”.

A esprimere il suo dissenso sull’abbattimento dello stadio San Siro, ieri era stato anche Enrico Mentana, noto tifoso dell’Inter che, attraverso il suo profilo Facebook, aveva commentato:

“Una notazione personale, e a suo modo sentimentale. Leggo che le società di calcio Inter e Milan vorrebbero abbandonare lo stadio di San Siro, e costruire un nuovo impianto, magari poco distante. A parte che girando l’Italia e un po’ il mondo non ho mai trovato uno stadio in cui gli spettatori, tutti, possano seguire altrettanto bene le partite, il Meazza è un monumento dalle suggestioni e dalla storia così forti che solo un pazzo lo rottamerebbe. Oppure uno straniero che non ha nulla a che fare col calcio e il suo vissuto e deve solo fare affari, come forse sono Suning e Eliott, società proprietarie dei due club.
Per chi ha passione per il calcio, e per l’architettura, quel monumento deve restare al suo posto, in tutto il suo splendore. È come se qualcuno volesse abbattere il Duomo o il Pantheon per rifarli più funzionali e moderni. Perciò, care Inter e Milan, caro Comune di Milano (e il sindaco Sala non può essere insensibile a questo grido di dolore, tifoso com’è) giù le mani da San Siro, grazie”.

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