La terapia conservativa alla quale si è sottoposto Paul Pogba per tentare di risolvere il suo infortunio al menisco non ha dato l’esito sperato. Il centrocampista nelle scorse ore si è sottoposto all’intervento e rischia uno stop di 2 mesi e di saltare i Mondiali.
“Pogba aveva fatto una scelta conservativa, noi lo riavremo a gennaio – ha dichiarato Allegri nel corso della sua ultima conferenza stampa che non ha nascosto un filo di irritazione. Che rientri prima del Mondiale me lo auguro, ma mancano solo 45 giorni. Che poi lo giochi oppure no, non è un problema che mi riguarda“.
A commentare la situazione di Pogba anche Nicola Balice, giornalista del Corriere dello Sport. In molti hanno puntato il dito sulla Vecchia Signora per la scelta del francese, ma “non si può fare“ come ha ribadito il giornalista:
“Perché la Juve non ha imposto subito l’intervento chirurgico a Pogba? Semplicemente perché non si può fare. Già a Villar Perosa dalle parole di Allegri si capiva come questo ciclo conservativo fosse un compromesso non particolarmente gradito allo staff bianconero con verdetto finale rimandato al primo impatto con il campo. E ora, dopo che è stato fatto tutto e di più per assecondare Pogba, anche lui si è dovuto “arrendere“. Si poteva gestire meglio? Assolutamente sì. Ma la responsabilità è più del giocatore che della Juve“.