Lungo editoriale di Andrea Bosco sulla Juventus, attraverso le colonne di Tuttojuve.
Spiccano per importanza alcune verità sul conto della Juve, raccontate dal giornalista di fede bianconera:
La prima: “A Parigi si temeva grandinasse fitto ma alla fine è arrivata una pioggia, neppure intensa. La Juve riparta da qui e veda di non tornare indietro nel rendimento”.
Seconda verità: “Aveva ragione Allegri. Gara basilare contro il Benfica”.
Curioso anche il commento sul primo gol di Mbappè: “ha suscitato peana e stupore il passaggio di Neymar per il primo gol di Mbappè. Bei gesti tecnici entrambi. Ma da segnalare due cose: se al posto di monsieur Rabiot ci fosse stato Beppe Furino, il brasiliano starebbe ancora in infermeria a curarsi le caviglie”.
Spicca poi la critica del giornalista su Bonucci: “lo dico da uno che ama il suo carattere e la sua capacità di essere leader. Ma Leo Bonucci ormai è un giocatore che si esprime alla moviola. Non è mai stato un fulmine”.
Infine Andrea Bosco mette in evidenza che “nonostante i balbettii la Juve è in corsa in campionato e ha la possibilità di qualificarsi in Champion’s. Quando recupererà Di Maria e a gennaio (inutile raccontare balle, Chiesa e Pogba, lo ha spiegato Allegri in tutte le salse, rientreranno a gennaio) la Juve potrebbe anche stupire. Intanto spazio a Gatti. E conferma di Miretti. E minuti a Fagioli. Veda Allegri di non spremere Paredes”.