La Guardia di Finanza è piombata nella sede della Juve per acquisire tutti i documenti necessari a fare chiarezza sul caso relativo alle presunte plusvalenze fittizie generate dal club bianconero nelle stagioni 2018-19, 2019-20 e 2020-21.
Sotto indagine con l’accusa di falso in bilancio, sono finiti il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Nedved e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici
Lente d’ingrandimento dunque sulle plusvalenze di cui si sono recentemente occupate anche Consob e Covisoc e su cui la Procura di Torino ha aperto un fascicolo che vede la Juve indagata penalmente.
La Covisoc aveva chiesto chiarimenti in particolare sulla plusvalenza generata nello scambio Pjanic-Arthur.
Questo il comunicato della Procura:
“Dal pomeriggio odierno, su ordine di questa Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Torino e Milano della società Juventus Football Club S.p.a”. – si legge nel comunicato della Procura emesso poco prima delle 23 -.
“I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci”.
“Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva”.
E ancora, si legge nella nota della Procura: “Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti”.
“A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana (…). L’indagine, denominata “Prisma”, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni”.