In casa Lazio ci sarebbe la sensazione di accerchiamento, dopo le polemiche e accuse gravissime rivolte al presidente Claudio Lotito per il caso Zarate.
A riportarlo il Corriere dello Sport:
“A Formello si ritiene che siano in corso una serie di manovre per danneggiare l’ambiente.
Sono pronte le denunce. Si sente accerchiato e circondato, perché la resa dei conti scatenata da Zarate dopo dieci anni di strappi, tensioni e sentenze nelle aule dei tribunali, è caduta nei giorni in cui il vecchio Lotito, quello discusso e contestato dei primi anni di gestione della Lazio, si era già ritrovato sotto il fuoco mediatico di Cairo, rivale in tante battaglie di Lega e considerato negli ultimi tre mesi il principale oppositore alla ripresa del campionato interrotto dal Coronavirus.
Interessi e veleni ad orologeria, ecco cosa sta raccontando il presidente ai suoi collaboratori in queste ore.
«La Lazio è sotto attacco in modo gratuito e ingiustificato per vicende passate e già giudicate diversi anni fa» dichiarava qualche giorno fa Stefano De Martino, direttore della comunicazione, per spiegare ai tifosi le polemiche scoppiate all’improvviso.
Come se vecchi fantasmi e casi antichi fossero stati ritirati fuori ad arte per destabilizzare la Lazio in piena corsa scudetto.
Un’eventualità da scongiurare per alcuni altri presidenti, ritengono a Formello, perché rimarcherebbe il fallimento di certi progetti sportivi e accrescerebbe la considerazione nei confronti di Lotito, oggi di nuovo dipinto come un manipolatore in grado di orientare le manovre di Lega e Federcalcio.
«I voti si contano e non si pesano. Non sono un vassallo del potere, a differenza di altri miei colleghi non mi faccio condizionare. La Lazio non è terra di conquista dei grandi club. Sono scomodo» ha sempre raccontato l’imprenditore di Villa San Sebastiano” […].