L’ex giocatore Marco Tardelli sulle colonne del quotidiano La Stampa ha commentato la recente notizia circa le nuove limitazioni che dovrebbero essere introdotte in Premier League per la possibile ripartenza.
Le parole di Tardelli, certamente condivise da moltissimi sportivi:
“Anche in Inghilterra si sta pensando al destino del campionato. E se si riprenderà ci saranno restrizioni mai previste prima: niente esultanze di gruppo dopo i gol, non vedremo più abbracci di gioia, niente sudore e sputi (?), addirittura niente scambio di maglia a fine gara.
E fin qui ho scritto tutto d’un fiato. Poi mi sono fermato, ho chiuso gli occhi e in un istante la mia memoria di giocatore mi è tornata addosso con una forza inaudita.
Cosa resta del calcio senza questi gesti, questi riti, queste emozioni, questi umori e questi amori? È davvero possibile vietare tutto questo?
Possiamo immaginare un calcio vuoto di emozioni e sentimenti? È quasi come pensare a fare l’amore senza raggiungere il piacere. E chi, come me, ama profondamente il calcio sa che ho ragione.
E travolto da tanta amarezza all’improvviso mi viene in mente un’immagine. Quell’abbraccio mimato dalla tribuna, da Sandro Pertini, il Presidente piccolo e fragile che alzando le braccia da lontano ci stringe tutti.
Forse sarà questo l’unico modo per tenerci stretti nel nuovo mondo post virus”.