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giovedì, Aprile 18, 2024

Milan tra sprechi e caos: in 10 anni ha speso più della Juve

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È clamoroso quello che emerge dallo studio Cies sui dati relativi alle 5 principali leghe europee, per quanto riguarda il mercato degli ultimi anni.

Nel rapporto tra spese e incassi, il Milan è al quinto posto nel saldo di mercato degli ultimi 10 anni, e ha speso più di tutti i club di Serie A, compresa la Juventus.

Il rapporto tra spese e incassi del Milan è di -439 milioni di euro, il quinto più alto d’Europa, e anticipa in classifica il Real Madrid con -425, la Juventus con -414, il Chelsea con -395 e l’Inter con -391.

Un dato decisamente sorprendente, considerati i risultati poco soddisfacenti dell’ultimo decennio in cui il Milan ha conquistato 3 soli trofei: uno scudetto e due Supercoppa Italiana.

L’analisi della Gazzetta dello Sport:

“Questa crisi infinita del Milan, passata attraverso il declino del berlusconismo, l’interregno di un misterioso cinese e la presa del potere di un fondo d’investimento, si è anche tradotta in uno spreco di denaro per nulla banale.

Lo rivelano i dati, relativi alle cinque principali leghe del Vecchio Continente, raccolti dall’osservatorio Cies.

Il Milan è la quinta squadra europea per spese nei trasferimenti di calciatori dell’ultimo decennio (2010-19), considerando il saldo cessioni-acquisti: negativo per 439 milioni nel caso del club rossonero, dietro soltanto a Manchester City, Psg, Manchester United e Barcellona, ma davanti per esempio a Real Madrid, Juventus, Chelsea e Inter.

Gli investimenti sul mercato non hanno prodotto i frutti sperati, da André Silva pagato 38 milioni nel 2017 e adesso in prestito all’Eintracht a Leonardo Bonucci, valutato 42 milioni nel 2017, e tornato alla Juventus dopo appena una stagione nello scambio alla pari con Mattia Caldara (35 milioni), fino alla coppia Paquetà-Piatek dello scorso gennaio (35 milioni a testa).

Salvo sporadici casi (Cutrone per esempio), il Milan non è stato in grado di utilizzare la leva delle cessioni e ciò ha finito per appesantire il saldo negativo dei trasferimenti”.

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