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sabato, Aprile 20, 2024

Capuano contro l’Inter: “Perché non ha denunciato i presunti contatti tra Paratici e Icardi?”

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Diverse le polemiche dopo le rivelazioni riportate da la Gazzetta dello Sport, secondo le quali i rapporti tra il dirigente bianconero Fabio Paratici e il nerazzurro Beppe Marotta, si sarebbero ulteriormente inaspriti anche a causa dei messaggi inviati dal dirigente bianconero all’attaccante nerazzurro Mauro Icardi.

Quanto riportato dalla Gazzetta:

“Il vero terreno di scontro è sul futuro di Icardi e Dybala.

Paratici flirta da mesi con Maurito e quegli sms intercettati (pare) a gennaio hanno indotto il club di Zhang a mutare strategia con l’attaccante, a prescindere dai problemi di spogliatoio.

Sulla sponda opposta Marotta ha ricambiato la cortesia con le attenzioni pubbliche per la Joya, un feeling che gli ha permesso di puntare in maniera esplicita sullo scambio più chiacchierato degli ultimi anni.

Ma è proprio Fabio il più fiero avversario a questa soluzione: o Paulo va all’estero o resta dov’è”.

E proprio su quanto riportato dal quotidiano sportivo è intervenuto il giornalista di Radio 24, Giovanni Capuano, che sul suo profilo Twitter, ha posto un interrogativo al club nerazzurro, piuttosto polemico:

“Quindi, se il motivo della chiusura totale dell’Inter verso Icardi sono i contatti (provati) con la Juve senza autorizzazione, perché non è scattata la denuncia che avrebbe potuto portare Paratici o chi per lui a una squalifica di almeno un anno?”

Un interrogativo che ha scatenato numerosi commenti, in gran numero contro l’Inter, tra i quali:

“E poi, Marotta, che fa? Si autodenuncia per aver avuto contatti con Icardi quando stava alla Juve?”

“Il fatto che sia scandaloso che una società parli con un giocatore (cosa che fanno tutti), ma non lo sia che la stessa società (sempre che sia vero) controlli ed intercetti le comunicazioni private, mi sembra ancora più scandaloso

“Quindi l’Inter dovrebbe esser squalificata a vita, visto che hanno preso accordi con mezzo mondo senza uno straccio di accordo con le rispettive società”.

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