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mercoledì, Maggio 8, 2024

Aria di crisi tra Agnelli ed Elkann dopo l’affare Ronaldo

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Ai piani alti del club bianconero ci sarebbe tensione tra il presidente Andrea Agnelli e John Elkann, presidente del gruppo Exor, di cui fa parte anche la Juventus.

A riportare l’indiscrezione è l’edizione odierna de Il Messaggero in cui si legge:

“L’emissione del bond da 175 milioni di euro (richieste per 250) ha allungato la scadenza dell’indebitamento finanziario netto societario che con l’arrivo di CR7 è aumentato dai 310 milioni del 30 giugno 2018 ai 384 milioni di dicembre. Ma il ricorso al mercato finanziario potrebbe non bastare. Serviranno altri sacrifici a giugno. E se la strada di un ridimensionamento della rosa al momento è da escludere, per mantenere la squadra competitiva in Europa, l’altra via potrebbe essere quella di una ricapitalizzazione, elemento di contrasto tra John Elkann e Andrea Agnelli”.

Il consistente investimento per Cristiano Ronaldo, acquistato la scorsa estate del Real Madrid, parrebbe proprio avere generato attrito tra i due cugini, non concordi sulla linea finanziaria da seguire.

Ma oltre questo motivo, legato a questioni di bilancio, ci sarebbero anche altri motivi alla base del disaccordo tra i due. Sempre secondo Il Messaggero, infatti, la crisi tra i due cugini avrebbe avuto inizio con la partenza di Beppe Marotta, passato alla dirigenza dell’Inter, e di Aldo Mazzia, due delle persone di fiducia di John Elkann all’interno della società bianconera.

Periodo di tensione ai vertici, ma che potrebbe ridimensionarsi notevolmente in base ai risultati che i bianconeri saranno capaci di portare a casa in Champions League.

E, ovviamente, l’infortuno rimediato da Ronaldo in campo con la sua Nazionale contro la Serbia, al momento non aiuta ad alleggerire la tensione, essendo un elemento fondamentale per proseguire il cammino dei bianconeri nella massima competizione europea.

L’obiettivo è quello di riportare Ronaldo ad un ottimale stato di forma in tempo per l’attesa sfida contro l’Ajax.

Una corsa contro il tempo, che in molti si augurano possibile, anche per riportare armonia all’interno della dirigenza.

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