spot_img
spot_img
sabato, Aprile 20, 2024

Michele Criscitiello: “Calcio femminile? Vabbè parliamo di calcio? “

spot_imgspot_img

Dopo il caso del telecronista campano sulla presenza di un guardalinee donna in campo, è la volta di Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, finito pure lui nella bufera per una frase sessista.

Il conduttore, infatti, in chiusura della trasmissione “Speciale Calciomercato” in oda su Sportitalia, ha dato la parola a Roberto Scarpini – volto di punta di Inter tv – che ha detto: “Ne approfitto per fare i complimenti alla nostra squadra femminile che ha vinto il proprio campionato“.

Riprende la parola Criscitiello che, in maniera secca fra l’ilarità degli altri ospiti, dice: “Vabbè parliamo di calcio eh”.

Poi la parola per i saluti passa a Guido Bagatta, altro giornalista, che ha colto la gravità della frase e ha cercato di a farlo capire a Criscitiello: “Sei impazzito, hai camminato su un rasoio eh, io te lo dico“. Quindi riprende nuovamente la parola Criscitiello: “Sì sì, però per quanto mi riguarda, noi… ovviamente, vabbè“.

Il video con la “gaffe” del giornalista di Sportitalia in brevissimo tempo è diventato virale sui social, suscitato tantissime polemiche.

Il direttore di Sportitalia ha successivamente affidato la sua replica a Instagram:

Noto con piacere che, in questo Paese di falsi moralisti, siete tutti diventati fan ed esperti di calcio femminile.

Va bene seguire la massa ma ribadisco che il calcio femminile è uno sport diverso dal calcio.

Il ritmo è diverso, 22 donne non professioniste non possono coprire gli spazi di un campo 110X62 nello stesso modo di 22 uomini (è fisica), i contrasti sono diversi e la potenza dei tiri non è paragonabile a quella del calcio.

È uno sport dilettantistico ed è da rispettare come tutti gli altri ma il calcio è altra cosa – ha ribadito -.

Lo Stadium era pieno con ingresso gratuito. Nessuno ad esempio sa che nel basket femminile il pallone è più piccolo rispetto al basket maschile.

In Italia abbiamo lanciato prima la moda delle squadre B e adesso quella del calcio femminile“.

Ben venga ma la Figc non dimentichi che ci sono da risolvere prima altri problemi – ha continuato Criscitiello -. squadre fallite, calciatori disoccupati a 22 anni e plusvalenze fittizie per alterare i bilanci.

Chi vuole fare la morale sul sessismo con me casca male: amo le donne, nella mia azienda sono più donne che uomini e da dieci anni la sigla della nostra trasmissione è “Le donne e il calcio…”.

Posso accettare solo l’accusa di non essere un appassionato di calcio femminile. Sono gusti. Fenomeni da social avete sbagliato porta. Andate a fare le prediche da falsi preti in altre chiese“. Ha concluso il giornalista Criscitiello per nulla pentito.

- Advertisement -