Claudio Marchisio conferma di essere un uomo di grande sensibilità, non mancando di testimoniare la sua vicinanza alle persone che vivono sofferenze e destini ingiusti.
Ingiusti, come quello di Marisa, la donna 65enne costretta alla paralisi essendo stata calpestata un anno e mezzo fa dai tifosi in fuga da Piazza San Carlo a Torino.
In occasione della sua morte, avvenuta ieri, l’ex juventino l’ha salutata a suo modo, speciale e delicato, come suo solito.
Il Principino ha pubblicato una foto dolcissima di Marisa, accompagnandola con queste parole:
“I tuoi occhi, il tuo sorriso, il tuo esempio, la tua generosità sono stati sempre più forti di un destino maledetto e vigliacco che tu hai ridicolizzato con la tua forza. Il tuo messaggio di qualche giorno fa, parole che custodirò per sempre nel mio cuore. Ciao Marisa”.
I tuoi occhi, il tuo sorriso, il tuo esempio, la tua generosità sono stati sempre più forti di un destino maledetto e vigliacco che tu hai ridicolizzato con la tua forza.
Il tuo messaggio di qualche giorno fa, parole che custodirò per sempre nel mio cuore.
Ciao Marisa ♥️ pic.twitter.com/93rQU5Yjgp— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) January 25, 2019
Marchisio è da tempo un grande sostenitore della Onlus, fondata proprio da Marisa a seguito dell’incidente.
Queste le parole con le quali proprio l’ex attaccante juventino aveva descritto l’iniziativa qualche tempo fa, molto apprezzata e sostenuta sui social:
“A volte mi chiedo cosa significhi davvero essere generosi. Era il 3 giugno 2017, c’era la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid anche se il calcio questa volta non c’entra. Marisa insieme al marito stava passeggiando nei pressi di piazza San Carlo, quando all’improvviso una folla in preda al panico, in fuga dalla piazza, li ha investiti”.
“A causa dei traumi subiti Marisa è rimasta paralizzata. Credo che da un gioco del destino così crudele possano nascere sentimenti di rabbia, sfiducia e frustrazione, invece Marisa non solo non si è arresa ma ha deciso di fondare “I Sogni di Nonna Marisa Onlus”, con l’obiettivo di aiutare persone che soffrono di disabilità motoria. Marisa e la sua storia mi hanno regalato la miglior definizione di generosità che potessi aspettarmi”.