Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia di Milan-Juve.
“Stiamo vivendo un buon momento, ma il percorso è lungo. Mancano tante partite. Siamo indietro in classifica e domani è una partita bella da giocare. Dispiace per i 5mila spettatori e comunque questi grandi eventi, di partite, sarebbe bello giocarli con gli stadi pieni. Purtroppo ora non è possibile. Resta Juve-Milan, importante per la classifica. Serve fare bene”:
Sul mercato Allegri conferma che “Ramsey, è un giocatore in uscita”. E su Arthur: “La rosa è questa, l’ho già detto e rimarrà questa. Poi c’è la partita, la sosta e c’è il mercato. Non scordiamoci che Arthur veniva da 6 mesi di inattività, aveva bisogno di continuità e minutaggio. Ora sta facendo buone prestazioni. Non si discute il giocatore, ma ha caratteristiche che mi fanno schierare altri giocatori. Fa parte delle scelte di partita in partita. Poi lui è un titolare della nazionale brasiliana, anche se non è convocato resta un giocatore importante”.
Viene proferita dopo mesi la parola scudetto: “Bisogna rimanere attaccati, arrivare a fine febbraio nelle migliori condizioni di classifica. Non possiamo pensare ora allo scudetto, racconteremmo cose che non hanno senso. Ora c’è il Milan, siamo in grado di vedere partita dopo partita, poi vedremo dove arriveremo”.
E ancora: “Stiamo lavorando per cercare di agguantare e rimanere vicino alle prime 4. Poi che non abbiamo vinto con le prime 4, magari domani sarà la prima volta”.
Su Dybala: “Paulo sta meglio fisicamente, sta crescendo, è molto sereno e questo lo aiuta perché è più libero nel giocare. Direi che ha meno responsabilità addosso. Sono contento di ciò che sta facendo. Da qui alla fine della stagione ci darà molto”.
Allegri è poi costretto ad ammettere che “le prime 4 giornate di campionato ci hanno messo nelle condizioni di dover rincorrere. Anche vero, come successo nelle altre partite, con due gare fatte bene e una sbagliata dagli altri, gli salti addosso. Ora dobbiamo pensare al Milan, poi c’è la sosta e da recuperare. Ora abbiamo il campionato, poi le coppe, tutti dovremo star bene”.