“La corte presieduta da Marco Lipari, chiamata dal Collegio di Garanzia del Coni ad effettuare una nuova valutazione della misura della sanzione sul ‘caso tamponi‘ legato alla Lazio, ha parzialmente accolto i reclami proposti dal presidente del club, Claudio Lotito, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e dalla S.S. Lazio, determinando la sanzione in 2 mesi di inibizione per Lotito e in 5 mesi di inibizione per Pulcini e Rodia. La società biancoceleste è stata sanzionata con 50 mila euro di ammenda“.
È questa la decisione della Corte d’Appello federale della FIGC, nel processo per il caso delle presunte violazioni del protocollo Covid: mancata segnalazione dei casi Covid alle ASL, mancato isolamento dei soggetti e l’impiego di un calciatore trovato positivo in uno dei controlli.
Il Tribunale federale in primo grado aveva comminato sette mesi di inibizione a Lotito, situazione poi ribaltata in secondo grado con i 12 mesi di inibizione decisi dalla Corte d’Appello Federale. Da lì il ricorso della Lazio al Collegio di garanzia del Coni che aveva chiesto una nuova valutazione alla Corte Federale.