Luciano Moggi dedica una parte del suo editoriale per le colonne di Libero, ad affrontare alcuni temi inerenti il Palazzo del Calcio, come per esempio quello legato alla SuperLega:
“Sbandierata da un comunicato alla mezzanotte di domenica 25 aprile, vissuta un solo giorno e terminata con interviste infamanti contro gli esecutori di quel comunicato da parte di Ceferin, presidente della Uefa e Infantino, presidente della Fifa”.
Moggi a tal proposito ritiene giusto esprimere le proprie sensazioni “dopo aver appreso da questi signori che i veri padroni del calcio sono i tifosi, che loro cercano appunto di accontentare non stravolgendo le competizioni nazionali, ed evitando di andare altrove alla ricerca del vil danaro, che invece era la prerogativa principe della Superlega”, scrive sarcasticamente Moggi.
“Belle parole indubbiamente, ma “solo parole parole”, contenute peraltro in una canzone resa famosa da Mina, che si adatta alla perfezione ai comportamenti di quei dirigenti quando cercano di convincerci di aver portato i mondiali in Qatar perché da quelle parti, a novembre, il clima è mite , diversamente dal freddo che in quel mese sconvolge l’Europa …”.
E poi, “aggiungono pure di averlo fatto non per il vil danaro , come tutti potrebbero immaginare, ma anzi per salvaguardare la salute del tifoso da possibili raffreddori e influenze sempre in agguato nei luoghi freddi”, spiega Moggi sbugiardando le massime istituzioni calcistiche.
“Ovviamente a loro si è accodato immediatamente il Presidente della FIGC, dr. Gravina, il quale addirittura ha tuonato che qualsiasi squadra dovesse da ora in poi partecipare a competizioni di organizzazioni private verrà radiata”.
Ma poi “gli hanno fatto riscontro poco dopo le dichiarazioni del Presidente del CONI, dr. Malagò, che ha detto come la Superlega potrebbe essere fatta, magari tra qualche tempo, spiegata sicuramente meglio di quanto abbia potuto fare un comunicato stringato emesso alla mezzanotte di un giorno quasi per prendere nel sonno gli ignari cittadini”.
“Dando la colpa di quanto accaduto alla pessima comunicazione di cui si servono attualmente Juventus e Real Madrid in particolare”.