Leo Turrini, opinionista di Sky e firma di QN, è la persona più titolata per andare a fondo sulle grane di Maranello.
Il decano dei giornalisti di Formula 1. è stato raggiunto da Calciomercato.com, per commentare a modo suo la debacle della Ferrari:a
“E lasciami sfogare, come cantava Adriano Pappalardo! Poiché la Fata Smemorina non è disponibile per trasformare la carriola Rossa in una carrozza, pardon, in una monoposto decente, beh, qui serve il genio della lampada, solo che neanche Aladino è sul mercato. Ergo, non ci resta che Messi…”
Viene chiesto a Turrini, il suo pensiero in merito alle voci ci mercato Toto Wolff, il capo della Mercedes, in Ferrari.
“Se ne parla, perché non si sa per quanto ancora Mercedes resterà nei Gran Premi. Intanto le Frecce Nere stravincono, vedi Hamilton anche in Belgio. Ma, a proposito di Wolff, siamo sempre lì, all’esempio di Sarri”, nel senso che “un ateo non può andare a predicare in Vaticano, perché alla fine il banco salta. Nel suo lavoro Wolff ovviamente è molto bravo, ma nei confronti della Ferrari ha detto e fatto cose troppo pesanti. Sarebbe un rospo troppo pesante da mandare giù. Almeno per me”.
Sulla governance Ferrari Turrini si esprime così: “Due anni fa John Elkann diventò presidente della Ferrari e la Ferrari il sabato di Monza occupò interamente la prima fila, con Raikkonen e Vettel. E lottava per il titolo. Sono passati ventiquattro mesi e siamo passati dalle stelle alle stalle”.
E ancora: “Io qualche domanda se fossi Elkann me la porrei. Avanti così, rischia di passare alla storia come il peggior presidente nella storia della Ferrari. Mentre Andrea Agnelli con la Juve ha vinto nove scudetti di fila”.
Infine due sentenze: “La SF1000 è la peggior Rossa di sempre“, e “la Ferrari non vincerà di sicuro il Gran Premio di Monza”.