Il giornalista de Il Giornale Franco Ordine mette a nudo tutte le debolezze delle parole dell’l’ex procuratore della Federcalcio Giuseppe Pecoraro a proposito dei colloqui tra Orsato e var durante Inter-Juve 2-3 riferiti al mancato secondo giallo e conseguente espulsione di Pjanic.
Il giornalista scrive che l’ex procuratore “ha spiegato, dando al racconto il contorno di un giallo poliziesco, d’aver chiesto gli audio della partita scoprendo però che dell’episodio investigato non c’era traccia. Bontà sua, ha escluso il dolo scatenando sui social un polverone inevitabile”.
“Ora si può perdonare tutto al dottor Pecoraro, persino qualche ricordo confuso (ha associato al tema delle plusvalenze al Foggia, invece riguardò Chievo Verona e Cesena) ma non l’ignoranza del protocollo var”.
“Il documento stabilisce i quattro casi nei quali il varista può intervenire e richiamare l’attenzione dell’arbitro: tra questi è da escludere gli episodi riferiti a eventuali ammonizioni”.
E ancora, scrive Ordine sulle colonne de “Il Giornale”: “Orsato commise un errore sesquipedale ma Valeri, deputato al var, non poteva “correggerlo”. Ecco perché l’audio non è stato trovato: perché non c’è mai stato un colloquio tra i due sull’episodio”.
“Non poteva e non doveva esserci. Così il giallo è diventato una farfalla. Ma resta una considerazione finale: se il capo della procura federale ignora il regolamento del var c’è da tirare un sospirone di sollievo per le sue dimissioni”