Sicurezza Stadi.
Vertice Viminale- FIGC.
Si è appena conclusa la riunione allargata voluta da Matteo Salvini in seguito ai drammatici fatti di fine anno.
Il ministro dell’Interno quindi illustra i provvedimenti presi nel corso della riunione dopo gli scontri del 26 dicembre a Milano.
In Italia i ‘tifosi’ colpiti da daspo sono 6.500 e “non si possono confondere 12 milioni di tifosi con seimila delinquenti” ha esordito il vicepremier.
“Sono contrario alla chiusura degli stadi o di settori degli stadi perché sarebbe una resa dello Stato” ha detto il Ministro dell’Interno.
Prosegue con tono durissimo Matteo Salvini: “l’obiettivo è sradicare la violenza con ogni mezzo necessario”.
Quanto alla sospensione delle partite in caso di cori offensivi, il ministro giudica il tema ‘scivoloso’:
“Rischiamo di mettere in mano a pochi il destino di tanti. Io preferisco prevenire e non lasciare potere di ricatto ad una frangia minoritaria. E poi è difficile trovare criteri oggettivi per la decisione” sostiene Salvini.
Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso dell’incontro organizzato dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive sulla violenza del tifo nel calcio dopo gli incidenti a Milano dove è rimasto ucciso l’ultrà del Varese Daniele Belardinelli.
“Nell’ultimo anno (dati aggiornati a luglio 2018) – ha sottolineato Salvini – il numero dei feriti è sceso del 60 per cento in calo anche i denunciati (-43%) e gli arrestati (-80%)”.
Ha parlato poi Giorgetti:
“Per la sicurezza dentro e fuori gli stadi – ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti – sono importanti la certezza delle pene, la rapidità dei giudizi, le aggravanti specifiche e le misure accessorie. Ecco quanto può fare lo Stato su questo fronte”.
Oltre al vicepremier e al sottosegretario, partecipano all’incontro il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Gabriele Gravina, delle Leghe di Serie A, Serie B e Lega Pro, della nonché i presidenti delle Associazioni Italiane Calciatori, Arbitri, Allenatori, i Presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali e dell’Ordine dei Giornalisti.
Fonte:ANSA