Ha prevalso la linea del rinvio: Juventus-Inter e le altre quattro partite di Serie A — Udinese-Fiorentina Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia e Parma-Spal — previste a porte chiuse saranno rinviate al 13 maggio e la finale di Coppa Italia viene spostata il 20 maggio a Milano perché l’Olimpico non sarà disponibile.
Il Corriere della Sera riferisce che “i presidenti delle squadre di serie A — soprattutto Andrea Agnelli — avevano manifestato la volontà di non giocare a porte chiuse, perdendo l’incasso di gare-chiave”.
L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha detto a Sky Sport 24 di essere «sorpreso» dalla tempistica della decisione. «Non voglio aprire una polemica, ma tutto poteva essere gestito meglio. Siamo in un momento straordinario del nostro Paese, ma facendo autocritica la cosa poteva essere affrontata prima e si poteva arrivare a questa decisione non all’ultimo momento».
Contro questa decisione si scagliano i tifosi nerazzurri. Gli hashtag #CampionatoFalsato e #FermiamoStaPagliacciata sono entrati in tendenza su Twitter.
A cavalcarli sono ovviamente i tifosi dell’Inter, che sottolineano con toni duri la congestione del calendario della squadra di Conte, chiamata già a recuperare la gara contro la Sampdoria, non si sa quando.
Se l’Inter, infatti, dovesse raggiungere sia la finale di Europa League che quella di Coppa Italia si troverebbe poi a giocare in media ogni tre giorni — ben otto partite dal 3 al 27 maggio —, oltre a non avere a ora una data libera per inserire la sfida contro la Sampdoria.
Fonte: Corriere della Sera – Ansa