Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha parlato in esclusiva a Radio 24 nel corso della trasmissione “Tutti convocati”.
Il numero uno della Juve ha affrontato tanti temi: dal momento della squadra, alla prossima sfida con l’Inter, fino anche al nuovo allarme Coronavirus su cui esordisce dicendo:
“Deve prevalere l’interesse della salute pubblica. Organizzare una partita come Juventus-Inter in uno stadio diverso da quello ipotizzato è estremamente complicato”.
“In questa ottica, ne risente la distribuzione del prodotto e il campionato italiano, ma noi addetti ai lavori dobbiamo avere in mente la priorità, che è la salute pubblica”.
“L’ordinanza in Piemonte vige fino a sabato, in questo momento Juve-Inter si svolge regolarmente all’Allianz Stadium e con il pubblico”.
“Quello che ribadisco è la tutela della salute pubblica. Se venisse imposto di giocare a porte chiuse sappiamo che si tratterà di scelta giusta”.
“Con l’andata degli ottavi di Champions contro il Lione, è il momento in cui si entra nel vivo per chi compete per vincere”.
“Il primo quadrimestre? Voto ottimo, siamo primi in campionato, agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. Abbiamo avuto una piccola sbavatura in Supercoppa italiana”.
“La mia abitudine è valutare la stagione, non posso constatare i vari passaggi. Pensando di voler vincere a febbraio è sciocco. Gli scudetti si vincono a maggio. Arrivare a questo punto in testa alla classifica è una buona base di partenza”.
Sulla Lazio: “Dobbiamo temere la sua spensieratezza, loro non hanno l’obbligo di vincere e se riescono ad arrivare così ad aprile sono dei candidati. Ma lo stesso vantaggio può portarli ad essere soddisfatti anche solo dell’accesso alla Champions”.
“L’inter non ha la stessa spensieratezza e con Conte si è caricata dell’obbligo di vincere. Inzaghi? Conosco Simone, sta facendo un grande lavoro. Da vedere come reagirà con l’obbligo di vincere”.