Il ritorno di Pogba a Torino non è più un sogno. Ne sono convinti gli addetti a i lavori della Gazzetta dello Sport.
“La Juve valuta l’operazione a 360° gradi, dal lato tecnico al commerciale: avrà una grossa cartuccia da sparare in estate e vuole pensarci”, riferiscono dal quotidiano milanese.
“Raiola ha riportato volutamente Pogba in orbita Juve e già questa mossa la dice lunga sullo stato dei lavori. Che il campione del mondo fosse in crisi con lo United lo sapevamo da mesi, la novità è che Andrea Agnelli ha fatto prepotentemente irruzione”.
La Gazza si cala nei dettagli della possibile operazione:
“Ma quanto costa il riacquisto di un giocatore che gli inglesi 4 anni fa hanno tesserato per 110 milioni di euro con uno stipendio da 14 netti (più bonus) sino al 2021? Il mercato è implacabile: il valore crolla quando un calciatore entra in un cono d’ombra”.
“Senza trascurare l’ipotesi che,tra poco più di dieci mesi, potrebbe impegnarsi altrove a parametro zero. Un cappio al collo se non ci fosse, in realtà, un’opzione unilaterale per il rinnovo sino al 2022″.
“In ogni caso, nell’entourage di Pogba e alla Continassa si sono fatti un po’ di conti. Tra un mese il Polpo compirà 27 anni ed a fine stagione maturerà un ammortamento di circa 90 milioni”.
“Tecnicamente, l’a.d. Eddy Woodward potrebbe venderlo per poco più 20 senza sopportare minusvalenze a bilancio. Ma nella testa degli acquirenti ci può stare anche l’idea di fissare un prezzo più conveniente per gli inglesi, se questi dovessero accettare uno scambio. Magari conRabiot o Ramsey, entrambi arrivati a zero e lontani dal convincere”.
“La Juve li valuta tra i 25 e i 30 milioni: se i Red Devils entrassero in quest’ordine di idee, la valutazione di Pogba potrebbe salire quindi anche a 45- 50. Se si aggiunge una spesa da 100 milioni lordi circa per uno stipendio quinquennale (sfruttando le agevolazioni fiscali) si arriverebbe a un’operazione complessiva intorno ai 150″.
“Il ruolo dell’intermediario-panzer è centrale, ma l’operazione dipende da tanti fattori concatenati. In primis, dai ragionamenti “macro” alla Continassa”.
“Agnelli lavora per arruolare un nuovo Ronaldo, più giovane e con grande potenziale per gli sponsor nel medio-lungo respiro. Ogni mossa, dall’aumento di capitale ai nuovi contratti commerciali, è finalizzata a quell’obiettivo, decisivo per l’assalto all’élite del calcio”.
“Pogba risponde in grande parte all’identikit: anche se in 4 anni non è cresciuto quanto ci si sarebbe aspettato, sarebbe capace come pochi di far da «esca» per la cosiddetta generazione Z. In ogni caso, i bianconeri possono giocarsi il jolly dell’ormai noto Decreto Crescita”, conclude La Gazzetta dello Sport