Allegri in conferenza stampa torna inevitabilmente sui fatti accaduti a San Siro.
Il suo pensiero va controcorrente rispetto a quello che ieri sembrava essere il sentire comune: di fronte a certi fatti le partite vanno sospese!
Allegri invece è contrario: “Stop alle gare? Non tocca a noi fermarci“.
Pensa che sarebbe stato giusto fermarsi a causa di ciò che è accaduto a San Siro?
La risposta di Allegri è netta: “Non ci si deve fermare in caso di episodi di razzismo o simili, non spetta né a me né agli arbitri, ma solo all’ordine pubblico”.
Quale soluzione: “Sono state dette tante cose ma la soluzione sono le misure preventive, come le marcature preventive nel calcio“.
A scanso di equivoci chiarisce la sua posizione sul razzismo: “In ogni caso io non tollero alcuna forma di razzismo e di insulto, anche nei confronti di morti o di tragedie che sono accadute.”
Un richiamo all’etica del comportamento che deve valere per tutti: “Lo ripeto per l’ennesima volta, in Italia purtroppo abbiamo perso l’educazione e il rispetto. E non è una questione estesa solo al calcio”.
Un richiamo ad agire e a chiacchierare meno: “Per l’ennesima volta abbiamo la possibilità di sterzare ma per riuscirci non bisogna chiacchierare, solo fare“.
“Per migliorare bisogna entrare nelle scuole, lo sport è molto educativo ed entrare nelle scuole farebbe bene: su 100, magari 70 o 80 li instradi bene”.
Infine Allegri richiama tutti alla responsabilità: “Noi tutti, presidenti, allenatori e giocatori dobbiamo stare attenti alle parole perché sono pesanti e possono influenzare”.
“Bisogna essere più responsabili e non aumentare l’esasperazione. Fermare le partite è solo un impatto momentaneo“.
“Bisogna essere preventivi: ci sono gli strumenti negli stadi per individuare e punire chi si comporta male“.
Chi è al timone del giocatolo non dovrebbe mai dimenticare che le parole vanno misurate sempre: prima, durante e dopo le partite!