Grande delusione tra i bianconeri per un’insoddisfacente secondo posto in Supercoppa, che ha visto la Lazio conquistare il primo trofeo della stagione, dopo aver battuto la Juventus 3-1.
A commentare la bruciante sconfitta dei bianconeri, anche Davide Pisoni, nel suo editoriale per Il Giornale:
“La Juventus senza difesa perde per la seconda volta in due settimane contro la Lazio.
I bianconeri chiudono il loro 2019 senza supercoppa ma soprattutto con tanti dubbi perché la fase difensiva lascia perplessi e non è solo questione di squadra sbilanciata dal tridente Ronaldo, Dybala e Higuain.
E la Lazio ieri ha creato pericoli a ripetizione, infilandosi come la lama di un coltello, neanche troppo affilato, nel burro, nella difesa bianconera.
In quelle maglie «larghe» che grazie ai nomi dei giocatori stampati in arabo hanno rimpolpato le casse, ma non hanno fermato l’attacco laziale.
Netta era la sensazione di un equilibrio precario destinato a cadere.
Sarri aveva fiutato il pericolo mettendo De Sciglio e non Cuadrado a destra, ma l’ex milanista è franato subito, poi nella ripresa ha fatto altrettanto il colombiano.
Perché anche i cambi non hanno funzionato con Ramsey e Douglas Costa, non pronti dopo l’andirivieni dall’infermeria. Altro errore del tecnico.
La difesa ha tradito, ma il centrocampo non ha avuto né la forza né il passo per sostenere il tridente in cui solo Dybala è propenso al sacrificio. E la Juventus ha anche creato poco nonostante il tridente.
Nessun alibi anche per la partita giocata contro la Sampdoria mentre la Lazio riposava e volava a Riad.
La scelta di preferire il campionato alla supercoppa, evitando di giocare un turno infrasettimanale, a gennaio potrebbe risultare vincente in futuro, dopo che l’anno scorso si rovinò la preparazione per la sfida di Gedda contro il Milan.
Intanto Sarri passerà le feste a pensare alla difesa colabrodo e al tridente che è un lusso insostenibile se la squadra non è al massimo.
E magari a Torino si rifletterà su quando per il dopo Allegri si faceva anche il nome di Simone Inzaghi. Ora è legittimo il dubbio che sia stato fatto un errore“.