Luciano Moggi, dalle colonne di Libero traccia un bilancio della giornata di campionato appena conclusa.
“Juve e Inter hanno vinto ancora (con Atalanta e Torino), ma in modo diverso”, scrive Moggi.
“I bianconeri, orfani di Ronaldo, hanno sofferto la verve dei bergamaschi che, pur privi di Zapata, sono andati in vantaggio con Gosens”.
“Per 70′ è stata la Dea a menare la danza: ha sbagliato un rigore con Barrow, ha messo a dura prova Szczesny (soprattutto su un colpo di testa di Pasalic) e si è vista respingere da De Sciglio un pallone destinato al fondo della rete a portiere battuto”.
“Questa Juve, non certamente la migliore, ha saputo però soffrire riuscendo a scamparla e addirittura a vincere 3-1. La rete del pari di Higuain è stata aiutata dalla fortuna (deviazione di Toloi), ma da quel momento è cambiata la musica e i bianconeri hanno preso in mano il gioco, mostrando tutta la potenza tecnica di cui dispone”.
“In grande spolvero il duo Higuain-Dybala, determinanti entrambi e probabilmente spinti dalla voglia di dimostrare che si può vincere anche in assenza di Ronaldo”.
“Sarri sarà felice per la vittoria su cui nessuno avrebbe scommesso (l’ Atalanta, a 15′ dalla fine, conduceva 1-0), ma meno per il gioco, nonostante gli sforzi che sta facendo per migliorarlo. D’ altra parte, finora, si è vista la Juve giocare veramente bene solo nel primo tempo col Napoli”.
“Per il resto è come ai tempi di Allegri. Riteniamo pertanto che il tecnico debba mettersi l’ animo in pace e accettare le vittorie anche in assenza dello spettacolo: i giocatori, ora come allora, essendo dei campioni dai piedi buoni guardano soprattutto al gol perché sanno inquadrare lo specchio della porta come pochi”.
“Con le loro giocate la Juve vinceva prima e continua a vincere adesso, a dispetto del gioco corale. Tutti coloro che invocavano il cambio dell’ allenatore avranno finalmente capito che per vedere giocare in maniera diversa occorre cambiare i protagonisti in campo e non il mister che, al contrario, deve sapersi adeguare alle caratteristiche dei suoi. E Sarri sta interpretando bene la parte”.
“Diversamente dalla Juve, l’ Inter ha battuto con facilità il Toro. Un solo punto divide le due contendenti e probabilmente sarà così sino alla fine”.
“Dovendo dare una valutazione ad entrambe, ci sembra che la Juve vinca sforzandosi meno dell’ Inter, che deve invece giocare sempre al massimo, e che la Juve sia una squadra per tutte le stagioni mentre l’ Inter potrebbe essere avvantaggiata dal periodo invernale per i terreni pesanti, data la stazza fisica della maggior parte dei giocatori”, conclude Luciano Moggi.