sabato, Novembre 23, 2024

Stefano Discreti non ci sta dopo la vittoria in rimonta della Juve: “Ma quale furto?”

Anche Stefano Discreti celebra la vittoria della Juventus maturata ieri a Bergamo contro l’Atalanta, E lo fa dalle colonne di Calciomercato.com all’interno della rubrica chiamata “Juvemania”.

“Da dove partiamo questa volta?” scrive Discreti. “C’eravamo lasciati in campionato con la vittoria della Juventus contro il Milan per una rete a zero, partita passata alla ribalta più per l’uscita “rancorosa” di Cristiano Ronaldo che per il risultato stesso, ci ritroviamo con un’altra vittoria bianconera, stavolta per tre reti a uno, primo successo stagionale esterno con più di un gol di scarto da parte della Vecchia Signora quest’anno”.

A leggere il risultato finale si può pensare ad una vittoria facile che non ammette replica. Chi ha assistito invece alla gara faticherà sicuramente a capire come alla fine l’incontro sia terminato con questo punteggio.

Per oltre un’ora in campo c’è stata solo una squadra, l’Atalanta, che ha dominato in lungo e largo sfiorando ripetutamente il vantaggio (il rigore di Barrow grida ancora vendetta)”.

Solo il miglior De Ligt stagionale (davvero super) e uno Szczesny “formato Buffon” hanno impedito alla squadra di Gasperini di trovare il vantaggio nel primo tempo e di dilagare nel punteggio nel secondo tempo dopo aver sbloccato la partita (meritatamente) con un gol di Gosens.

“La Juventus ha sofferto soprattutto a centrocampo (Khedira un fantasma, Bentancur inconsistente) e sugli esterni di difesa (Cuadrado e De Sciglio messi a dura prova). Stavolta nemmeno i cambi di Sarri hanno invertito il trend della gara”.

“A ribaltare il punteggio e decidere la sfida a favore dei bianconeri ci hanno pensato i due argentini, Higuain e Dybala, che grazie al loro talento straordinario hanno riscritto il finale della storia in HD, nel momento decisivo della partita”.

“C’è poco da ripetersi, questi due giocatori che hanno passato tutta l’estate con la valigia pronta perchè erano evidentemente considerati di troppo si stanno confermando adesso come il vero valore aggiunto sotto porta quest’anno. Completamente recuperati rispetto alle ultime stagioni in sordina”.

“L’ultimo quarto di gioco del secondo tempo ha ribaltato ogni certezza, a dimostrazione della forza in Italia della squadra bianconera capace di prendere colpi, barcollare, sfiorare il KO ripetutamente salvo poi riprendersi per mettere a tappeto l’avversario di turno.
Non potevano ovviamente mancare le polemiche e ci mancherebbe il contrario”.

Quando c’è di mezzo la Juve bisogna sempre scomodare il “complotto” e fomentare l’indignazione popolare, altrimenti come si farebbe? Di cosa parlerebbero tv e giornali?

“Un “eccessivo” rigore fischiato a favore dell’Atalanta nel primo tempo (che come giustamente sottolineato da Gasperini in conferenza “se me l’avessero fischiato contro mi sarei arrabbiato”) non basta”.

Per tutti andava fischiato il rigore per il fallo di mano di Emre Can anche se chiaramente il giocatore la tocca prima con la gamba; andava espulso poi Cuadrado e annullato il gol del vantaggio di Higuain per il fallo di mano del colombiano (anche se il Var non poteva da regolamento intervenire)”.

“Anzi, l’attaccante argentino andava espulso nel primo tempo per l’intervento su Gollini (che in diretta invece non sembrava nemmeno fallo)”.

A leggere i commenti social e i siti di riferimento e ad ascoltare le trasmissioni televisive e radiofoniche c’è veramente da sbizzarrirsi.
Non ci sarà mai una via di mezzo tanto, la Juve o la si ama o la si odia.
Ammettere che l’Atalanta avrebbe meritato il pareggio ma che l’ha persa per ingenuità difensive e per la differenza dei pesi specifici dei rispettivi due attacchi non basta”.

Meglio gridare al furto, quando c’è di mezzo la Vecchia Signora ci sta sempre. E’ come il nero, sta bene su tutto.
Per fortuna che, a rispedire al mittente queste sciocche polemiche, ci sta pensando un appassionante duello in vetta tra Juventus e Inter che sta assorbendo la maggioranza degli interessi. E allora parola al campo e che vinca il migliore”, conclude Stefano Discreti.

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