“È attaccata al corpo, è attaccata al corpo!”: Doveri e Var: ecco la motivazione per la quale il rigore non è stato dato al Toro per il mani di De Ligt.
Sono queste le parole emerse dalla divulgazione degli audio relativi ai due episodi controversi che hanno visto protagonista de Ligt con un mani sia contro il Lecce che contro il Torino.
Ebbene non esiste rigone in nessuno dei due casi.
Nel meeting sul VAR #Rizzoli ha spiegato dettagliatamente che il rigore dato al Lecce contro la Juventus in realtà non era rigore: il tocco di braccio di de Ligt non era punibile.
Sono curioso di vedere quanti giornali ci faranno articoli di prima pagina.https://t.co/yUNTOZDbta— Simone Avsim (@SimoneAvsim) November 19, 2019
A confermare la tesi è stato il designatore Rizzoli che ha definito corretta la decisione di non assegnare il calcio di rigore al Toro per il fallo di De Ligt nel derby.
Il designatore ha infatti spiegato i criteri di valutazione:
“Prima di tutto sono geometrici: posizione delle braccia e punto di contatto del pallone. Sono criteri oggettivi da analizzare. Poi ci sono criteri dinamici del movimento del giocatore”.
“Se il braccio è lungo il corpo, non è mai punibile. È una zona di non punibilità”.
“In caso le braccia siano sopra le spalle, è fallo. Il criterio geometrico è più forte di quello dinamico”.
A conferma di ciò, Rizzoli ha inoltre precisato che aveva sbagliato l’arbitro Valeri a concedere rigore al Lecce contro la Juventus, per un fallo di mani simile di De Ligt.