Gigi Del Neri ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Ecco i passaggi più significativi:
Sabato c’è Atalanta-Juventus, da che parte sta?
“Beh, a Torino non andò proprio benissimo. A Bergamo, invece, i risultati furono ottimi”, sorride Luigi Delneri:
E ancora: “Arrivammo settimi, ma aver allenato in un club del genere resta un orgoglio. Con l’Atalanta, mi rilanciai dopo un periodo non facile: è un capitolo bellissimo della mia vita”.
Tra qualche giorno, sarà face to face.
“Match da tripla: di questi tempi fare punti a Bergamo vale una sorta di impresa”, dice Del Neri.
Convinto dalla nuova Juve?
“Se sabato pensasse di vincere in scioltezza commetterebbe un errore enorme: dovrà dare più del cento per cento. Poi, ovviamente, ha il potenziale per battere chiunque: bravo Sarri, non era semplice sostituire uno come Allegri”.
Del Neri chiarisce: “Sta dando la propria impronta, i giocatori sono sempre più vicini alla sua idea di calcio”.
Dopo il Milan, Ronaldo è stato criticato.
“Mi pare abbia risposto in nazionale (quattro gol tra Lituania e Lussemburgo, ndr). È ancora decisivo, in primis quando conta. Come in Champions: bianconeri tra i favoriti, la rosa è straordinaria. E Maurizio è un maestro, possono arrivare in fondo”.