Paulo Dybala è di nuovo al centro del progetto bianconero.
Fabio Paratici, stamane, nel corso dell’Assemblea della Juventus in corso di svolgimento all’Allianz Stadium di Torino, ha risposto ad alcune domande degli azionisti.
Tra queste spicca quella relativa ad una eventuale cessione di Dybala in estate. La risposta del dirigente bianconero è stata chiara:
“Dobbiamo essere attenti alle dinamiche del mercato in entrata, ma anche alle dinamiche del mercato in uscita”.
“Nascono opportunità in entrata e in uscita e dobbiamo essere attenti a questo e poi fare valutazioni. Vale per Dybala come per gli altri della rosa”.
Questione rinnovi e parametri zero
Fabio Paratici ha precisato: “Noi pensiamo siano utili all’equilibrio della nostra squadra. Abbiamo 24 giocatori e 7-8 con più di trent’anni. Pensiamo che per essere competitivi non basti essere giovani, bravi e forti, ma serva anche un contributo d’esperienza e in questi anni ci ha dato ragione”.
Sui colpi a parametro zero invece: “Negli ultimi anni ne abbiamo acquistato diversi. Dal 2011 abbiamo preso Pirlo, Pogba, Emre Can, Ramsey, Rabiot, Khedira. Credo che tutti abbiano giocato numerose gare e dato un contributo significativo ai nostri successi e in alcuni casi hanno anche portato alcune plusvalenze”.
Poi il manager bianconero ha affrontato il teme della Juve Under 23:
“Posso dire che è un progetto nuovo, nato solo nel luglio 2018, quando ci è stata comunicata la possibilità di continuare il progetto che avevamo caldeggiato per far continuare la formazione dei nostri calciatori”.
“E ci tengo a sottolineare che questo è l’obiettivo principale di questa formazione. Giochiamo per vincere, chiaro, ma l’obiettivo – continua Paratici – è far crescere i ragazzi, perchè i nostri calciatori dall’Under 19 faticavano a trovare spazio in prestito”.
“Quest’anno abbiamo continuato sulla stessa linea, abbiamo più organizzazione, l’anno scorso è stato fondato un club nel club ed è stata una grande difficoltà”.
In riferimento alle difficoltà di proiettare giovani del vivaio nella prima squadra, Paratici ha spiegato:
“Ho lavorato 6 anni in una squadra di medio-alto livello come la Sampdoria e lì era più semplice portare su giocatori dal settore giovanile”.
“Alla Juve è mediamente più difficile e ora abbiamo raggiunto un livello tale che l’ha reso ancora più complicato”.
“L’obiettivo non è solo portare giocatori in prima squadra, ma anche produrre giocatori che poi sul mercato diventino plusvalenze importanti come è successo negli ultimi anni con Kean, Audero, Spinazzola e Rogerio”.