Antonio Conte parla alla vigilia della sfida di domani dell’Inter contro il Sassuolo (ore 12.30 al Mapei Stadium).
Il tecnico nerazzurro, Antonio Conte, dopo aver riferito del lavoro svolto dalla squadra in settimana passa subito a parlare di Sanchez:
“Dispiace molto, a me alla squadra e allo staff medico. Parliamo di un ragazzo che aveva iniziato a dare un apporto importante sotto tanti punti di vista. Dispiace sinceramente anche per lui perchè è venuto qui con grande entusiasmo e voglia di rimettersi in discussione, ha lavorato duro per tornare ai suoi livelli, ora stava iniziando a raccogliere i frutti ma gli infortuni fanno parte della carriera di un giocatore”.
Conte affronta poi la spinosa questione del rapporto tra club e nazionale che ha visto l’Inter nell’occhio del ciclone per aver negato Esposito alla Nazionale U17:
“Non è semplice trovare una quadra giusta. Sono stato in entrambe le parti, club e nazionale”.
“Normale che da allenatore da club tu guardi le cose in maniera egoistica, quando passi in nazionale reclami spazi perchè i giocatori non li vedi mai, prima ero anche io uno che guardava il club e mi è capitato anche di lamentarmi, passato in nazionale ho capito e comprendo il loro punto di vista”.
“Sono l’ultimo a poter dare una risposta su questo argomento”
E ancora a proposito di Esposito, l’allenatore nerazzurro puntualizza:
“Per chiarire la situazione, molte persone parlano senza sapere. Tre settimane fa è venuto qui Viscidi, persona per la quale nutro affetto, e gli ho detto che ero felice per il mondiale di Esposito sottolineando che se fosse capitato qualcosa lo avrei trattenuto e lui non ha mosso nessuna obiezione, anzi”.
“Parliamo di un ragazzo che ha fatto tutto il precampionato con noi, un prospetto importante per il futuro ma anche per il presente, è cresciuto tanto sia fisicamente che a livello di testa”.
“Non avrei paura a farlo giocare. Quando ti trovi davanti Lukaku, Lautaro, Politano e Sanchez, non è facile. Sono stato chiaro anche in estate, lo stavo facendo esordire a Barcellona, per farvi capire la fiducia che ho io e i compagni, non mi da segnali di presunzione e qualora me ne dovesse dare mi comporterei di conseguenza. Avrà le sue chance e dovrà darci qualcosa”.