Monza, i risultati sul campo quest’anno tardano ad arrivare.
Berlusconi non si arrende quindi, nel calcio come in politica non è mai domo, non si ferma mai aspettando tempi migliori.
Quando non può intervenire direttamente perché le circostanze non lo permettono inizia a preparare il terreno per il futuro.
Il Monza sul campo non sta ottenendo i risultati? Di certo non può trasformare i ronzini in puledri e allora pensa al futuro, e decide di imprimere un’accelerazione dal punto di vista finanziario.
Il presidente si concentra sugli aspetti finanziari e rilancia: trasforma il Monza in società per azioni e aumenta il capitale sociale.
L’assemblea degli azionisti, come si apprende dall’agenzia Radiocor, ha deciso di trasformare la società Monza da Srl a Spa, e cambierà anche il nome, a decorrere dal prossimo luglio.
L’attuale “Società Sportiva Monza 1912” diventerà “AC Monza”, AC sta per Associazione Calcio. Non sfugge l’assonanza un po’ romantica con “AC Milan”.
Ma questo, pensando al futuro, non può certo bastare, da qui la decisione ancor più importante di aumentare il capitale dagli attuali 100.000 euro a 1 milione di euro.
L’obiettivo è quello di «dotare di maggiori mezzi finanziari la società» per «svilupparne l’attività», come viene riportato sui documenti ufficiali.
Si parte da subito col mercato di gennaio, operando alcuni acquisti mirati per cercare di imprimere una prima svolta al campionato attuale, fin qui molto deludente: aspettando “AC Monza”, l’attuale “Società Sportiva Monza 1912” occupa il 12° posto in classifica nel girone B della Serie C a 14 punti dalla prima.
Non proprio in linea con le ambizioni iniziali del duo Berlusconi presidente e Adriano Galliani AD, abituarti come ben sapiamo a ben altri scenari.
L’Obiettivo immediato, dichiarato dall’AD Adriano Galliani, è quantomeno agganciare la zona playoff.
Ma per questo non può certo bastare cambiare il nome alla società, evocando il glorioso Milan.
Per agguantare la zona playoff servono giocatori e quindi soldi: la ricapitalizzazione andrà sottoscritta entro fine anno e Fininvest, socio unico al 100%, ovviamente ha già manifestato la propria disponibilità a versare l’intero aumento di capitale.
Ma il presidente Berlusconi, durante la cena di Natale, è stato meno prosaico e ha usato parole e toni sempre elevati, che, come ormai è suo solito, fanno affidamento in quello che è stato per far sperare in quello che sarà.
Ecco, nel calcio come nella politica: rilancia, prospettando scenari sempre più ambiziosi quando le proprie squadre (Monza, come FI) vanno sempre più giù.
Durante la cena ha dimostrato il solito ottimismo per il futuro, sottolineando, ancora una volta, che il club brianzolo ha il suo ruolo da svolgere, mostrandosi squadra diversa dalle altre e, ancora, con al massimo due o tre stranieri e, di nuovo, che sul campo cerchi di vincere convincendo e rispettando gli avversari e diventando un esempio per i ragazzi che seguono il calcio.
Insomma, il solito predicozzo del presidente Berlusconi sulla «squadra modello».
Il timore dei monzesi, che finora avevano creduto nel miracolo, è che, forse, essere stato il presidente più vincente della storia del calcio non basti!
Più prosaicamente sperano che il mercato calciatori di gennaio possa essere una prima tappa per allestire una squadra più competitiva.