La pubblicazione dei dati di Bilancio da parte della Juventus nei giorni scorsi, ha catalizzato l’attenzione dei media sportivi e non solo.
Perdita di 39,9 milioni nell’esercizio 2018/19, crollo contestuale delle azioni in Borsa dell’8% causato dallo scetticismo circa l’operazione di aumento di capitale da 300 milioni, hanno scatenato i detrattori della società bianconera.
È passato in secondo piano anche il considerevole aumento del fatturato di 494,4 milioni al netto delle plusvalenze che rende il debito sostenibile.
Oggi sono diverse le testate giornalistiche che a freddo cercano di dare una spiegazione ai dati di bilancio della società bianconera.
Tra queste La Gazzetta dello Sport, che ha intervistato l’analista di Banca Imi Alberto Francese.
Rifacendoci al riassunto proposto da Libero Quotidiano, riportiamo l’analisi fatta dall’analista, sui punti chiave del bilancio della Juventus.
“Il Dott. Francese ha spiegato che il debito è aumentato a causa dell’aumento dei costi (+27% per gli stipendi e +38% per gli ammortamenti), ma il fatturato monstre dovuto agli sponsor, al merchandising, ai ricavi, al cosiddetto “effetto Ronaldo” e alle plusvalenze ha permesso di ridurre lo sbilancio contabile”, riassume Libero.
“Parlando dell’indebitamento finanziario netto (463,5 milioni), la crescita a livello globale del marchio Juventus, grazie anche ad asset fisici come l’Allianz Stadium e la Continassa, ha permesso di avere un margine operativo lordo in positivo di 163 milioni, arrivando quindi ad un rapporto tra le due parti di 2,84, un valore non altissimo che rende il debito sostenibile”.
“Per quanto riguarda la ricapitalizzazione di 300 milioni operata insieme al gruppo Exor, essa fa parte di un piano di sviluppo globale che punta al mantenimento della competitività sportiva, all’incremento dei ricavi operativi e della visibilità del brand Juventus e al consolidamento dell’equilibrio economico-finanziario”, riassume ancora Libero.
“Stando all’analisi di Francese, essa potrebbe permettere il rafforzamento del patrimonio netto, il quale favorirebbe nuovi investimenti “alla Ronaldo” (e le voci riguardanti a Neymar e Harry Kane potrebbero anche non essere roba da fantamercato, ma idee concrete che un giorno potrebbero realizzarsi)”.
“Infine, parlando del bond da 175 milioni emesso a febbraio, esso ha una lunga scadenza e ciò permetterebbe, secondo Francese, di non inficiare sulla crescita del marchio, evitando, così, future tensioni finanziarie, visto che il denaro ricapitalizzato non verrà utilizzato per coprire i debiti, ma verrà investito”.