TuttoJuve, la nota testata giornalistica filo-juventina, ha pubblicato stamane una lunga intervista a Corrado Saccone, ex preparatore atletico del Napoli di Sarri che conosce molto bene il “Pipita”.
Ecco le parole rilasciate alla testata di fede bianconera::
“Non ho visto male Gonzalo nella partita di sabato, con Maurizio (Sarri ndr) lui cerca di metterci sempre il 100% delle sue capacità ”.
“Ha giocato quasi tutto il match, ha avuto quasi il 90% dei passaggi realizzati, ha concluso una volta in porta e ha creato tre occasioni da rete”.
“Ha dialogato molto con Cristiano Ronaldo, mi è piaciuto molto”.
Ecco le altre domande poste dal giornalista di TuttoJuve:
A tuo giudizio, la prestazione è dovuta anche dal fatto che doveva far vedere di potersi meritare il posto da titolare e, soprattutto, la riconferma?
“Mi aspettavo una prestazione buona, ma non così positiva. Gonzalo non è uno di quei giocatori che deve giocar bene per esser riconfermato, deve essere un giovane a farlo. Tutti si aspettano sempre delle grandi prestazioni da un campione del suo calibro”.
Come lo hai visto fisicamente?
“Molto tonico, l’ho visto andare a recuperare un pallone a centrocampo. E ha perso pochi palloni. L’ho visto in una buona forma, a dispetto delle critiche che riceve in continuazione”.
Si è messo molto al servizio di Ronaldo nella partita del Tardini.
E poi aggiunge l’ex preparatore del Napoli, “è un ragazzo a cui piace far gol, ma non è egoista. Con i dovuti termini, lo è più Cristiano Ronaldo ed è giusto così perché a lui piace esser protagonista ed essere il finalizzatone della sua squadra”.
“E’ il partner perfetto per l’attaccante portoghese. A Napoli era il punto di riferimento perché era il leader tecnico di quella squadra e tutti giocavano per lui, così come lo oggi lo è Insigne per gli azzurri”, ha sentenziato Corrado Saccone.
Tutti hanno in mente il Gonzalo Higuain che alla prima stagione bianconera, tralasciando l’ultimo anno di Napoli, aveva segnato trenta reti stagionali. Ma è così lontano da quel giocatore?
“Dipende sempre dal contesto in cui giochi. Il Gonzalo Higuain di oggi è differente da quello della prima stagione in bianconero, i compagni con cui gioca sono diversi e adesso è più rifinitore. Il campione deve esser valutato nel tempo, non ricordo annate negative anche perché a mio giudizio al Chelsea aveva fatto bene. Oramai è perfetto per gli schemi di Sarri”.