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martedì, Aprile 30, 2024

Gli auguri della Juve a Jonathan Zebina

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Giornata speciale per l’ex terzino bianconero Jonathan Zebina che oggi compie 41 anni, e la Vecchia Signora non manca di augurargli buon compleanno.

Gli auguri della Juventus a Jonathan Zebina pubblicati sul profilo ufficiale Twitter:

L’ex terzino francese arriva alla Juventus, proveniente dalla Roma, nell’estate del 2004 a parametro zero, con un contratto fino al 2009.

Alla prima stagione colleziona ventiquattro presenze in Serie A e sei in Champions League, conquistando un nuovo scudetto.

Segue un periodo di rendimento non ottimale per continui problemi fisici, e di rapporti burrascosi con la dirigenza, a causa delle richieste del giocatore di un aumento del suo ingaggio.

Nel 2006 decide di rimanere in bianconero, nonostante la retrocessione in Serie B, ma si ripropongono presto i problemi con la dirigenza e, nonostante dichiari di essere stato costretto a rimanere a Torino, decide di rimanere e rispettare il suo contratto, superando anche le contestazioni dei tifosi, oramai contrari a concedergli altre possibilità.

Disputa, comunque, un buon campionato che gli vale la riconferma con i bianconeri nella stagione successiva e l’allungamento del contratto fino al 2011.

La Juventus conquista la Serie A ma Zebina conferma il carattere irascibile, colpendo un addetto allo stadio durante la partita contro il Cagliari, che gli costa la squalifica di 4 turni e una multa di 15.000 euro.

Il 31 agosto 2010 rescinde il suo contratto con la Juventus, di cui ricorda:

“Se un giocatore si presenta in ritardo due o tre volte e tu pensi di voler ancora giocare con lui, perché ne hai bisogno, allora cominciano i problemi“.

“In Italia l’importanza di un investimento finanziario per un giocatore non è più importante della condotta dello stesso”.

“Questa è la grande differenza con la Francia”.

Alla Juventus conta di più la mentalità dei soldi“.

“Ho visto grandi giocatori eccedere, ma in questi casi si veniva subito richiamati all’ordine e se non imparavi la lezione venivi messo sul mercato. Questa è la cultura dei grandi club“.

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