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martedì, Aprile 30, 2024

L’ex bianconero Platini promuove Rabiot: “Un 8 vecchi tempi, molto di più di un buon giocatore”

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L’ex numero 10 bianconero Michel Platini, ha rilasciato un’intervista a la Gazzetta dello Sport in cui ha commentato le vicende di casa Juventus.

Il commento di Platini sul neo acquisto Adrien Rabiot:

Rabiot è molto più di un buon giocatore. Non è Messi ma ha qualità, gioca a tutto campo”.

“Un 8 vecchi tempi, una mezzala, non un regista. Uno di rendimento che si annoia a stare davanti alla difesa e va sempre in profondità a cercare il gol. Peccato per il Psg“.

Platini ha proseguito:

La Juve dà spettacolo. Ai miei tempi davamo spettacolo vincendo. Ma lei pensa che Ronaldo sia venuto alla Juve per fare spettacolo? E Chiellini? Sono tutti ‘risultatisti’, poi c’è modo e modo di vincere“.

Trezeguet è il vero centravanti, se non fa gol non gioca, se segna è il migliore. Rossi partecipava di più, David era punta-punta. Henry era giovane e forse non adatto all’Italia: all’epoca i campionati erano diversi, oggi l’Ajax somiglia al Barcellona che ricorda il CityThuram era difensore vero“.

Zidane l’ho fatto prendere io alla Juve dicendo all’Avvocato che c’era uno fortissimo. Dopo quattro mesi mi fa: “Michel, sei sicuro?”. E io: “Aspetti…”. Come era stato per me. La Juve ha preso i top“.

“Non so se hanno mandato via Allegri o se fosse arrivato il momento. In fondo gli allenatori sono sempre futuri ex, gente di passaggio, se si escludono Ferguson e pochi altri”.

“L’anno scorso sembrava l’anno giusto per la Champions. Però le coppe sono un azzardo, sbagli dieci minuti ed è finita. Per il campionato invece sono sicurissimo”.

“Parlo con Andrea Agnelli, sta facendo bene, non gli dico niente: sa cosa fare“.

Platini ha concluso l’intervista con un commento sulla recente vicenda che l’ha visto protagonista:

Non sono mica in arresto come ha scritto qualcuno. Guardi che non sono venuti a casa a prendermi, mi avevano convocato un mese prima. Tanto che alla vigilia ero andato a dormire a Parigi”.

“Una volta a Nanterre, ho scoperto di essere “en garde à vue” per non parlare con altri testimoni: una cosa francese un po’ così. E poi sono tornato a casa. Forse qualcuno ha esagerato“.

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