Abbiamo conosciuto Diego Abatantuono nei panni di capo ultrà nel mitico film “Eccezzziunale… veramente”.
Diego Abatantuono, da sempre aveva incarnato lo spirito della tifoseria del Milan più calda, un po come Bonolis per l’Inter e Mughini per la Juve.
Ora il noto volto dello spettacolo, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, ha annunciato che non sarà più tifoso dei rossoneri.
A turbare il comico sono gli ultimi sviluppi societari e dell’esclusione dall’Europa per problemi di bilancio.
“Se cercate un tifoso del Milan qui non lo trovate. Da quando non c’è più un presidente ho deciso che tifo Atalanta”.
“Non posso mica tifare una squadra in mano a una banca o un fondo. Non vado in banca con la bandiera”.
E ancora dice Abatantuono: “Io starei anche in B, il problema non è la caduta. Secondo lei il fondo Elliott soffre perché il Milan non è nelle coppe?”
“Quando c’erano le famiglie importanti, essendo ricche e con possibilità, regalavano alla città e ai loro operai una squadra da tifare. Ci perdevano anche dei soldi”.
“Adesso chiunque vuol comprare tre squadre, perché il business ti impone di fare così”.
Poi come da par suo, Abatantuono, la butta sul sarcastico: “Posso comprare la Roma? No, mi dia il Venezia… Come fosse la mortadella o il salame piccante”.
“Solo che almeno gli altri che fanno questo ci mettono la faccia con qualcuno”.
Abatantuono, quasi come se volesse provvoccare uno shock tra i tifosi milanisti, si dimostra indulgente con i cugini dell’Inter:
“Anche l’Inter ha una proprietà straniera, ma ci sono delle facce. Un presidente, un direttore sportivo, un allenatore. E poi mica posso diventare interista, mi scusi”.
Poi la sentenza! “Tifo Atalanta – ha rivelato -: fanno delle cose e si capisce perché le fanno”.
“Se vivi solo per l’investimento e non per i tifosi non posso essere della tua squadra”.
Fonte: SportVirgilio.com