venerdì, Novembre 22, 2024

La Fifa sul fermo di Platini: “Preoccupante, siamo pronti a collaborare”

La notizia diffusa questa mattina dell’arresto di Michel Platini è giunta come una bomba e ha suscitato molto clamore nel mondo sportivo.

Il sito francese Mediapart, questa mattina ha infatti diffuso la notizia dell’arresto dell’ex presidente UEFA, Michel Platini.

L’ex capitano della Nazionale Francese, Michel Platini, è stato infatti coinvolto nell’inchiesta per corruzione nell’assegnazione dei Mondiali di Calcio in Qatar del 2022.

La polizia francese sta proseguendo le indagini e provvedendo ad interrogare anche l’ex segretario generale dell’Eliseo sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy, Claude Gueant, che al momento risulta con lo status di ‘sospetto libero’.

Arriva intanto il primo commento da fonti della Fifa a proposito del fermo di polizia per corruzione cui è stato sottoposto Michel Platini:

Siamo a conoscenza del fatto, ma non conosciamo i dettagli della inchiesta”, ha precisato la confederazione internazionale, che ha scelto la linea della cautela, ma anche della collaborazione.

La Fifa ha infatti ribaditoil suo pieno impegno a cooperare con le autorità in ogni paese del mondo dove indagini sono in corso in relazione al calcio”.

Michel Platini, uno dei più grandi calciatori europei della storia, ex campione della Juventus, è stato presidente della Uefa (il massimo organismo europeo del calcio) dal gennaio 2007 all’ottobre 2015, quando lasciò l’incarico perché accusato di avere illecitamente percepito 2 milioni di franchi svizzeri nel 2011 dall’allora presidente della Fifa, Sepp Blatter, come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002.

Queste accuse portarono la Fifa a squalificarlo da tutte le attività calcistiche per otto anni, poi ridotti prima a sei e poi a quattro. Nel maggio 2018, tuttavia, Platini è stato scagionato dalla magistratura svizzera, che non ha riscontrato irregolarità nel suo operato.

Al centro dell’attuale indagine soprattutto il pranzo tenutosi il 23 novembre 2010 presso il Palazzo dell’Eliseo, in presenza dell’allora presidente francese Nicolas Sarkozy e di Michel Platini con l’attuale emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani e lo sceicco Hamad bin Jassem, allora primo ministro e ministro degli esteri dell’Emirato.

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