L’attaccante del Marsiglia, Mario Balotelli, a Canal+ ha fatto un bilancio sulla sua stagione e ha commentato la sua esclusione dalla Nazionale Italiana di Roberto Mancini.
Le parole di Balotelli:
“La mia è stata una stagione positiva. Ma quelli che mi criticano perché non difendo abbastanza sono stupidi perché sanno che non sono un Tevez o un Cavani che pressa ovunque. E poi pure io presso, ma magari non come questi si aspettano“.
“Pazzo forse lo sono in campo, perché voglio vincere e sono istintivo, ma fuori sono un tipo tranquillo, e non uno stupido”.
“L’immagine del pazzo me l’hanno etichettata i giornalisti inglesi. Non ho mai preso a freccette nessuno”.
Balotelli ha continuato commentando una curiosità del passato:
“È vero invece che ho avuto un maiale in casa. Me l’avevano regalato spacciandolo per un maiale nano che poi è cresciuto e così l’ho dato via”.
Ha commentato poi la sua esclusione dalla Nazionale azzurra:
“Se non sono più in Nazionale è perché ho colpe anch’io. Forse per colpa del mio carattere un po’ forte, o perché è più comodo non chiamarmi, o per il razzismo. Di sicuro non è colpa solo mia se non sono in Nazionale. All’inizio si, dopo no”.
Sulle discriminazioni di cui è stato vittima, Balotelli ha commentato:
“È giusto che chi come me può farsi ascoltare prenda posizione contro ogni forma di discriminazione. Uscire dal campo si può, ma non mi alleno tutta una settimana per poi uscire dal campo per un idiota. È più facile individuare lo scemo e mandare via lui“.
L’attaccante conclude non escludendo di poter restare al Marsiglia, e su un eventuale ritorno a Brescia, di nuovo in Serie A, commenta:
“Un giorno, si, mi piacerebbe giocare a casa, ma non credo il prossimo anno”.