mercoledì, Gennaio 15, 2025

Aurelio De Laurentiis attacca la Juve

Aurelio De Laurentiis attacca la Juve, stavolta in maniera diretta, ufficiale

Attraverso Radio Kiss Kiss, il patron azzurro nel tracciare un bilancio del suo Napoli non risparmia i bianconeri:

“I nostri tifosi vogliono sempre battere la Juventus, ma loro sono sempre aiutati perché sono i padroni d’Italia”.

Parole forti, condite da una metafora alquanto piccante in tema di mercato: “Prendere camionate di pasta per poi cucinare 400 grammi di spaghetti è una cosa inutile”.

E ancora “noi siamo capaci di fare bene con molto meno a disposizione: siamo secondi con tredici punti di vantaggio sull’Inter, è come se fossimo un’altra Juventus”.

Il presidente partenopeo è inarrestabile: “Non si possono paragonare le due società, ci sono risorse completamente differenti”:

Loro con 35mila persone incassano 5 milioni, noi con 40mila ne incassiamo 2 di milioni”.

Secondo i tifosi – continua – dovrei indebitarmi per prendere Messi e Icardi, ma non funziona così”.

Napoli non gode di una buona pubblicità, non è facile convincere i giocatori e le loro famiglie a venire qui”.

Vedrete che, quando esploreremo le nuove frontiere del tifo ed avremo 80 milioni di tifosi, i 300 contestatori fra Curva A e Curva B non saranno un problema”.

De Laurentiis fa un riferimento indiretto anche a Maurizio Sarri:

Spesso si sente un paragone fra Ancelotti e la precedente gestione, ma sono idee che lasciano il tempo che trovano”.

“Carlo ha lavorato tanto quest’anno – conclude il numero uno azzurro – e sta già pensando a come migliorare per la prossima stagione”, conclude il presidente partenopeo.

E a tal proposito riportiamo le parole di Ancelotti:

“Come accorciare sulla Juventus? Possiamo migliorare nella pressione offensiva, questa è una squadra che fa più fatica a difendere nella propria metà campo che nella metà campo avversaria”.

“Come migliorare il calcio italiano? Il calcio italiano non deve perdere le proprie pecularità come attenzione ed intensità. L’aspetto tattico è molto importante, la fase difensiva contraddistingue il calcio italiano”.

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