Siamo alle solite, per il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis vincere è solo una questione di fatturato: “Se avessi il fatturato di qualche compagine inglese o spagnola, vincerei ogni anno“.
Il Presidente De Laurentiis lo ha dichiarato poco fa ai microfoni di Sky ad Amsterdam, dove si trova per la riunione dell’ECA.
A proposito della partita di stasera avrebbe preferito incontrare una squadra meno forte, ma confida in Ancelotti: “Avrei preferito un’avversaria più semplice dell’Arsenal – ha detto il Presidente – ma credo che Ancelotti sappia gestire la situazione. Lui preferisce il ritorno in casa, io per scaramanzia preferirei il contrario. Loro hanno un bravo allenatore ma il nostro lo è di più. Dobbiamo essere concentrati sia per il campionato che per l’Europa League“.
Detto questo, De Laurentiis, è tornato a uno dei temi a lui più cari, parlare di quello che è riuscito a fare col club partenopeo senza disporre della potenza economica di altre società: “Se avessi il fatturato di qualche compagine inglese o spagnola, vincerei ogni anno. Il tifoso vorrebbe vincere sempre ma non ragiona, prima o poi ce la faremo ad arrivare a quel punto però.
Se prendo un allenatore che ama la città e questa squadra e lui mi dice di voler restare qui a vita allora anche io lo voglio qui proprio come Ferguson. Il tecnico deve essere un riferimento e rappresentare la società in toto, oltre alla conduzione economica c’è anche quella sportiva che è fondamentale in una società di calcio”.
Ai microfoni di SkySport ha parlato anche del futuro del San Paolo, argomento molto caldo da diversi punti di vista: “Per quanto riguarda il San Paolo ho intenzione di firmare una convenzione di dieci anni e poi verificherò se il Comune mi vuole far fare degli investimenti economici per modificarla in qualcosa di diverso”.
E infine sul futuro del calcio europeo, e del Napoli, il Presidente sogna in grande: “Sogno un contesto calcistico planetario in cui tutti sono commessi. Immaginate giocare partite del nostro campionato nello stadio di Parigi, di Madrid e di altre grandi città, offrendo noi a nostra volta gli stadi. Abbiamo seguaci e tifosi in tutto il mondo, gli stadi si riempirebbero e le televisioni potrebbero costruire eventi importanti”.
