sabato, Novembre 23, 2024

Juventus, Elkann incorona Andrea Agnelli

John Elkann, presidente di Exor, torna a parlare della Juve

Alcuni giorni fa il quotidiano romano Il Messaggero aveva riportato un’indiscrezione, secondo la quale l’affare Ronaldo sarebbe stato all’origine di uno strappo tra il presidente della Juve Andrea Agnelli e suo cugino John Elkann.

Lo scontro, stando a quanto scriveva Il quotidiano romano, sarebbe stato causato dalla sostenibilità economica dell’operazione che ha riguardato CR7, acquistato la scorsa estate dal Real Madrid per 105 milioni di euro.

Invece niente di tutto questo. John Elkann, nella lettera agli azionisti di Exor, holding della famiglia Agnelli, parlando della ​Juventus ha di fatto elogiato il cugino Andrea Agnelli nonché l’acquisto di Cristiano Ronaldo, definito come il miglior calciatore al mondo. 

Queste le parole di John Elkann sulla riorganizzazione della Vecchia Signora e su CR7: “La Juventus ha attraversato una fase di grande riorganizzazione, caratterizzata dalla promozione di una nuova generazione di leader al suo interno e, allo stesso tempo, dall’acquisto del miglior giocatore al mondo, Cristiano Ronaldo“.

Nella lettera agli azionisti ha parlato anche della Ferrari, di cui Elkann è anche presidente e della Fca : “Sul fronte sportivo, la Scuderia Ferrari ha vissuto l’anno migliore degli ultimi dieci, anche se purtroppo non è stato sufficiente a vincere il campionato. Il fondatore Enzo Ferrari era stato molto chiaro quando disse: ‘nessuno ricorda chi arriva secondo, io certamente no’. Questo pensiero continuerà a definire il livello delle nostre ambizioni sportive“.

L’impegno della famiglia Agnelli in Fca non cambierà in futuro: “I prossimi 20 anni per l’industria dell’auto, così come i primi 20, saranno caratterizzati da un ritmo di cambiamento ancor più grande di quanto sia avvenuto nei 100 anni di mezzo. In questa nuova ed entusiasmante era, noi e Fca siamo determinati ad avere un ruolo attivo e ambizioso“, ha spiega Elkann.

In dieci anni la holding della famiglia Agnelli (erede della Ifil) ha decuplicato il valore di Borsa dai 5,8 euro del 2 marzo 2009 agli attuali 54,3 euro, dopo aver distribuito 1,3 miliardi ai soci

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