Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan, in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero ha svelato alcuni retroscena e commentato le vicende di mercato di cui si è occupato per anni con il club rossonero.
Mirabelli ha rivelato:
“Ci fosse stata la proprietà attuale, ora Cristiano Ronaldo giocherebbe al Milan“.
L’ex dirigente rossonero ha continuato:
“CR7 ci aveva detto: ‘Non siete in Champions, ok, ma io l’Europa League non l’ho mai vinta e vincerò anche quella’. Era convinto: io mi sono seduto con l’agente e la mia parte era finita. Poi i cinesi non hanno tirato fuori i soldi, pensavano che non saremmo mai arrivati a trattare un campione simile”.
Ha proseguito poi commentando le vicende della proprietà cinese:
“La cosa assurda sono le ultime ore: cordate importanti volevano il Milan e il grande mistero è che la proprietà ha perso tutto quando aveva compratori. Qualcuno un giorno dovrà spiegarmi che è successo”.
Mirabelli ha poi commentato un curioso retroscena sul rinnovo di Donnarumma, che ha visto sconfitto Raiola:
“Non succederà più di vedere Raiola sconfitto, a meno che non si incroci di nuovo con me. Il rinnovo di Donnarumma è stato un capolavoro senza pagare commissioni. Raiola mi diceva: ‘Non ho rinnovato con il mio amico Galliani, vuoi che rinnovi con te e con i cinesi che nemmeno conosco?’. Invece è andata diversamente. La trattativa è stata curata nei minimi dettagli. Donnarumma ogni giorno pubblicava dei post sui social che poi puntualmente scomparivano: glieli faceva scrivere Raiola, io glieli facevo togliere. Quando Gigio non fece gli esami di stato, fu Raiola a portarlo a Ibiza per allontanarlo da noi. Nell’ultimo giorno di trattative, ci siamo trovati con Donnarumma, la sua famiglia e gli agenti. A un certo punto Raiola si alzò dicendo al ragazzo di non firmare e di andare via. Appena uscì, Gigio prese la penna e prolungò il contratto senza che Raiola fosse presente“.
L’ex ds rossonero ha poi parlato della scommessa su Gattuso:
“Eravamo negli spogliatoi dopo l’Olympiacos con Fassone e Han Li, io dissi che dovevamo cambiare. Han Li mi disse: ‘Ok, ma chi prendiamo? Non pensare al budget’. Io dissi deciso di andare su Gattuso, Han Li quasi svenne. Di Rino mi ha colpito la voglia di andare sempre in situazioni particolari e di non cercare la panchina d’oro. Pensavo fosse pazzo. Invece è un innovatore, mica è solo grinta: lo metto tra Guardiola e Sarri, per questo decisi di promuoverlo in prima squadra”.
Tra gli errori, Mirabelli annovera quello commesso con Bonucci:
“Non dovevo dare la fascia di capitano a Bonucci. Quella era una situazione complicata che ha creato problemi nello spogliatoio ed è stata gestita male, me ne prendo la responsabilità”.
“Un altro errore è stato unire i fratelli Donnarumma, me ne sono pentito. Antonio giocava in Grecia e prendeva due soldi, io gli ho permesso di guadagnare un milione netto a stagione al Milan. Il padre ha anche avuto il coraggio di non salutarmi più perché giocava poco”.