Tutto sembra essere deciso. Via al nuovo stadio, che verrà costruito accanto all’attuale, nella zona destinata ai parcheggi.
Il “vecchio” San Siro-Meazza rimarrà in piedi, fino a che non verrà completato il nuovo impianto, continuando quindi ad ospitare l’Inter e il Milan, dopodiché verrà demolito.
Una scelta dolorosa ma ritenuta necessaria per far sorgere il nuovo impianto.
A breve, probabilmente già entro la prossima settimana, le società di Inter e Milan presenteranno al Comune a Milano il piano per la realizzazione dello stadio di proprietà, che potrebbe essere completato in 3/4 anni.
Il dirigente dell’Inter, Alessandro Antonello, ha dichiarato:
“Stiamo lavorando a questo progetto insieme al Milan ritenendo lo stadio uno degli asset fondamentali per la crescita dei club stessi: abbiamo ancora del lavoro da fare, ma i tempi sono maturi. A breve comunicheremo al Comune quale sarà la scelta di entrambi i club. Questo perché la città di Milano ha bisogno di uno stadio all’altezza delle principali città europee”.
Le rivali in campo Milan e Inter hanno quindi trovato l’accordo per l’affare, che permetterà ad entrambe di far salire ricavi e fatturati, grazie anche al nuovo impianto sportivo.
Ma tra i tifosi c’è anche a chi l’idea di dire addio per sempre al vecchio stadio, non piace proprio.
Al giornalista sportivo Pierluigi Pardo, per esempio, che nel corso della trasmissione radiofonica “Tutti convocati” ha commentato:
“San Siro non è un romanticismo fine a se stesso. Non è un brutto stadio, abbatterlo è una perdita. San Siro è uno stadio top per club top. La Juve ha fatto un gioiello, ma sarebbe felice di avere qualche posto in più. Inter e Milan in anni complicati riempiono lo stadio, le medie sono altissime. La dimensione e il layout di San Siro sono in linea con un grande club”.
E un altro “romantico” è Enrico Mentana, noto tifoso dell’Inter, che questa mattina attraverso il suo profilo Facebook ha commentato:
“Una notazione personale, e a suo modo sentimentale. Leggo che le società di calcio Inter e Milan vorrebbero abbandonare lo stadio di San Siro, e costruire un nuovo impianto, magari poco distante. A parte che girando l’Italia e un po’ il mondo non ho mai trovato uno stadio in cui gli spettatori, tutti, possano seguire altrettanto bene le partite, il Meazza è un monumento dalle suggestioni e dalla storia così forti che solo un pazzo lo rottamerebbe. Oppure uno straniero che non ha nulla a che fare col calcio e il suo vissuto e deve solo fare affari, come forse sono Suning e Eliott, società proprietarie dei due club.
Per chi ha passione per il calcio, e per l’architettura, quel monumento deve restare al suo posto, in tutto il suo splendore. È come se qualcuno volesse abbattere il Duomo o il Pantheon per rifarli più funzionali e moderni. Perciò, care Inter e Milan, caro Comune di Milano (e il sindaco Sala non può essere insensibile a questo grido di dolore, tifoso com’è) giù le mani da San Siro, grazie”.