Qualche ora fa la UEFA ha annunciato ufficialmente di aver aperto un’indagine, orientata a verificare il comportamento tenuto da Cristiano Ronaldo, in occasione della partita di Champions League Juventus-Atletico Madrid.
I fatti sono noti. Cristiano Ronaldo ha esultato, a seguito del suo terzo gol, con le mani all’altezza dei fianchi a mostrare gli attributi, ricordando così l’infelice gesto del tecnico avversario Simeone, di qualche settimana prima.
Quelle immagini non sono passate di certo inosservate, hanno fatto il giro del mondo, e ora verranno analizzate dalla Uefa, che ha aperto un’inchiesta ed esprimerà il suo parere il 21 marzo prossimo.
Al gesto di Ronaldo si aggiungerebbe anche il video di un labiale, messo a disposizione dalla Movistar+, che mostrerebbe l’attaccante bianconero apostrofare i tifosi dell’Atletico Madrid con l’epiteto “hijos de puta”.
Simeone, per il gesto simile in cui mostrava gli attributi nella partita di andata, ha ricevuto dalla Uefa una multa da 20mila euro per “condotta antisportiva” e nessuna squalifica.
Per Cristiano Ronaldo, la paura è che potesse essere punito con una sanzione ben più severa, come la squalifica da due a tre turni, che avrebbe inguaiato non poco mister Allegri.
Esaminando il comunicato della Uefa, si nota che si fa riferimento alla violazione l’articolo 11, comma 2, lettere b) e d) delle regole disciplinari Uefa.
Simeone era stato sanzionato dalla Uefa per “condotta impropria”, proprio per aver violato l’articolo 11, comma 2.
La condotta di Ronaldo rientrerebbe nelle ipotesi di “violazione delle regole di decenza”, comma 2, lettera b) e comportamenti che “portano discredito” alla Uefa e al mondo del calcio, lettera d).
È possibile, quindi, che la decisione della Uefa possa prevedere per CR7 una sanzione più grave della multa di 20mila euro disposta per Simeone, ma sembrerebbe difficile che si possa arrivare ad una squalifica per il campione portoghese.
Tale provvedimento infatti, è previsto all’art. 15 delle regole disciplinari Uefa, che al comma 1, lettera a) sanziona la condotta di chi “provoca gli spettatori”, articolo che, appunto, non è stato menzionato nel comunicato relativo a Ronaldo.
Sembrerebbe quindi, che la Uefa sia orientata a verificare il comportamento di Ronaldo solo dal punto di vista della “condotta impropria”.
Non si può che attendere l’esito dell’indagine prevista per il prossimo 21 marzo, sperando che l’articolo 11, che parla genericamente di “misure disciplinari”, non nasconda insidie per CR7.
Il video che riprende il comportamento di Ronaldo, finito sotto esame :
Las reacciones de Cristiano Ronaldo en el triunfo ante el Atlético de Madrid. #NoticiasVamos pic.twitter.com/uhb9HWMpVE
— #Vamos de Movistar+ (@vamos) March 13, 2019