Il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, nel corso della conferenza stampa alla vigilia dell’atteso derby di Milano, ha commentato anche il “caso Icardi” che, inevitabilmente, sta influenzando negativamente la stagione dei nerazzurri.
Il tecnico rossonero ha così esordito:
“Ogni derby è una storia a sé, sento dire che l’Inter è morta, ma qui non ci sono favoriti. Dobbiamo rispettarla. Serviranno testa, cuore e voglia, un atteggiamento meno contratto, più libero rispetto all’andata”.
Sul previsto tutto esaurito a San Siro, Gattuso ha commentato:
“San Siro sarà il dodicesimo uomo in campo, coi suoi 75mila spettatori. Sono preoccupato, però, perché queste sono partite che possono lasciare una traccia a livello mentale. È una tappa fondamentale di un percorso. Credo che l’allenatore di una squadra incida al 30%, non so se sono un buon sarto per questo Milan, a volte sbaglio ancora la misura di qualche manica… ma il merito principale per la crescita va dato al gruppo, non bisogna rovinare tutto”.
Sulle note vicende che stanno coinvolgendo l’Inter, Gattuso ha commentato:
“Noi siamo passati dalla crisi prima dell’Inter, abbiamo fatto una figuraccia in Europa League, rischiato di perdere col Dudelange… Non dobbiamo cadere nella trappola di pensare che affronteremo un avversario in difficoltà. L’Inter sa fare pressione molto alta, all’andata non ci ha fatto respirare e uscire in palleggio, mi aspetto la stessa partita. E che Spalletti possa saltare fa parte del gioco, quando ero in difficoltà io non ci pensavo. Nessuna rivincita, basta guardare Allegri per capire quanti alti e bassi debba vivere un allenatore“.
Gattuso ha poi proseguito commentando la mancanza di Icardi in campo:
“Non posso parlare di ciò che succede in casa d’altri, dico solo che il rispetto dello spogliatoio è sacro. Noi qui ci diciamo le cose in faccia, meglio mandarsi al diavolo e non parlarsi per un paio di giorni, ma poi il rancore deve essere messo da parte. Anche il giocatore più forte al mondo deve avere rispetto di ogni componente del suo spogliatoio. Quando qualcuno manca di rispetto, e parlo anche dei miei, divento l’uomo più cattivo del mondo, le squadre si costruiscono anche nello spogliatoio e il rispetto dev’essere fondamentale. Non solo del ragazzo in questione ma anche di chiunque gli giri intorno”.