È il giorno delle polemiche in casa Inter.
Dopo il rigore beffa dato da Abisso che ha portato al 3-3 della Fiorentina nel recupero, Beppe Marotta non ci sta e decide di esporsi in prima persona.
Ecco le parole del dirigente nerazzurro riportate dalla Gazzetta dello Sport:
“Abbiamo subito un danno notevole, sarebbe stato diverso se fosse arrivato dopo 5 minuti e non a fine partita – ha detto l’a.d. nerazzurro a margine del Candido Day e del premio Gazzetta ‘Il bello del calcio’ -.
Prosegue Marotta: “Per l’Inter è un danno irreparabile e spero che non diventi fatale per i risultati da raggiungere”.
E ancora, “da dirigente calcistico c’è rammarico, perché sulla Var abbiamo investito molto come movimento proprio perché diventasse uno strumento a disposizione della classe arbitrale, non per eliminare tutti gli errori, ma per diminuirli”.
“L’uso deve essere scrupoloso e razionale. Davanti a una situazione del genere, dove si confonde l’oggettività con la soggettività, rimango basito e deluso per come viene usato questo strumento, però non me la sento di condannare l’arbitro”, ha detto Beppe Marotta sull’argomento.
Marotta aggiunge: “Il mio rammarico è per il fatto che con la Var dovrebbero esserci delle situazioni oggettive e in questo caso nessuno avrebbe potuto dire che D’Ambrosio ha preso il pallone con la mano”.
“È una cosa incredibile, penso che sia l’errore più grande da quando c’è la Var. La decisione di Abisso è arrivata per questioni ambientali o psicologiche? No, altrimenti non sarei qui a parlare e mi dovrei dimettere” ha concluso Marotta.
Infine spazio all’argomento cher sta catalizzando il mondo Inter in queste settimane, Mauro Icardi:
“Perisic si arrabbia per l’esultanza di Politano? No, sono dietrologie pure. Le parole di Wanda? Vista la partita di Firenze sottolineo la mia gratitudine verso tutta l’Inter. Di Icardi si è parlato troppo, meglio fermarsi” ha detto l’A.d.
Fonte: Gazzetta dello Sport