venerdì, Settembre 20, 2024

Chirico: “È Danilo il leader della Juve. Lui ha capito tutto dello spogliatoio bianconero! Altro che Bonucci…”

La reazione positiva della Juventus nella stracittadina di Torino, ha placcato gli spiriti bollenti di Marcello Chirico, giornalista e noto tifoso bianconero.

“Tre punti ottenuti facendo ciò che Allegri chiedeva da settimane: un minimo di compattezza. Creando il famoso gruppo, dissoltosi in questi ultimi mesi”, ha spiegato il giornalista.

Chirico ha ricordato ai lettori come queste è “una cosa più facile a dire che a farsi, soprattutto quando mancano leader dentro lo spogliatoio, e coloro i quali dovrebbero esserlo vengono meno a questo ruolo. Perché non basta possedere l’etichetta di “senatori” per essere in automatico un punto di riferimento per la squadra. Vedi Bonucci, colui che avrebbe dovuto raccogliere il testimone di Chiellini, Barzagli, Buffon – vecchio gruppo storico juventino di cui Leonardo ha fatto parte a pieno titoli negli anni belli – ma non sembra essere provvisto del carisma necessario per essere riconosciuto come leader dalla squadra. Lo stesso Allegri, del resto, gli negò i galloni di capitano quando rientrò alla base dopo la parentesi rossonera. Un motivo ci sarà pur stato”.

Per essere leader – ha spiegato ancora il giornalista di fede bianconera –  “non bastano le frasi di circostanza, i messaggi retorici pubblicati su Instagram, i confronti a muso duro con l’allenatore in allenamento o il guidare a capo chino la truppa sotto la curva a prendersi i pernacchi. Serve altro”. 

Invece “è il signor Danilo Luiz da Silva, 31 anni da Bicas, Brasile. Uno che ha accumulato esperienza da vendere in club di primissima fascia come Real, City e Porto, che da quattro stagioni gioca alla Juventus, che ha capito come gira il fumo in casa bianconera e che, poco per volta, si è ritagliato sempre più spazio all’interno dello spogliatoio, dimostrando di possedere le caratteristiche (dalle sue parti si direbbe “los huevos”) per assumere quel ruolo al momento mancante alla Juventus. Quello, appunto, di leader. Di guida capace, col proprio esempio, con l’impegno e la determinazione, ma anche i concetti espressi nelle interviste, di scrollare e trascinare gli altri”.

Le prove non mancano: “il discorso fatto alla squadra prima di cominciare a giocare il derby: tutti in cerchio e lui unico a parlare, come fanno i leader. Coi compagni che lo stavano attentamente ad ascoltare. Danilo? Si, Danilo. Proprio lui”.

“Così com’era stato sempre lui, dopo la vergognosa sconfitta in Israele a metterci la faccia davanti alle tv […]

Così il brasiliano ha scalato gerarchie dentro lo spogliatoio ed ora è uno ascoltato quando alza la voce. Uno dei pochi che ha capito tutto e che solo per questo meriterebbe il rinnovo immediato”.

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