L’ultimo turno di Champions ha confermato che Var non è affatto dirimente negli episodi oscuri di una partita, e talvolta può addirittura diventare dannoso.
Non tace sulla faccenda Marcello Chirico, giornalista de IL Bianconero. Anzi il noto tifoso bianconero rincara la dose:
“I direttori di gara si ritengono infatti tali, ovvero “direttori”, a pieno titolo. Vogliono “dirigere” una partita come piace a loro, a costo di prendere cantonate pazzesche. Tipo in Juve – Salernitana, o per ultimo in Inter – Barcellona. Decidono loro quali episodi punire e quali no, e come interpretare il regolamento, anche quando dispongono di immagini in grado di parlare da sole”.
Chirico cita come esempio, la rete annullata a Pedri con l’Inter su un presunto fallo di Ansu Fati: “È stato più Onana a far carambolare quel pallone sulle unghie di Fati piuttosto che quest’ultimo ad andarla ad impattare. Il Var lo ha visto e rivisto, hanno mostrato l’immagine pure all’arbitro Vincic, ma niente da fare: quella rete non è stata convalidata. Perché? Gli andava così”.
IL giornalista passa poi al caso Dumfries che “in piena area – ha praticamente tolto con la mano il pallone dalla testa di Fati, che lo avrebbe sicuramente indirizzato verso la porta”. Ebbene, il “Var non ha nemmeno sottoposto al giudizio dell’arbitro. Pare non disponessero di un’immagine chiara. Ormai questa sta diventando la scusa buona per tutte le occasioni, Rocchi ha davvero fatto scuola”.
Il giornalista fa notare poi come “La stampa spagnola si è schierata compatta col Barça, quella italiana – in genere inflessibile nei confronti dei varisti nostrani – ha esaltato cuore e compattezza dell’Inter, non calcando più di tanto la mano sugli episodi”.