Sulle pagine del quotidiano il Giornale, Tony Damascelli ha commentato l’amara sconfitta rimediata in casa dalla Juventus in Champions League contro il Benfica, uscito vittorioso dallo Stadium con il risultato di 2-1.
Un giudizio molto severo, quello di Damascelli, che attacca a testa bassa la dirigenza bianconera: “Ha poco da scherzare Arrivabene Maurizio con battute da tifoso e non da dirigente di un club quotato in Borsa che ammette di non avere i soldi, ha poco da dire e spiegare Allegri Massimiliano un allenatore con un passato ma senza un presente e senza un futuro, ha poco da aggiungere il presidente Agnelli Andrea che non fiata se non agli azionisti e non ha rapporto alcuno con la tifoseria la quale ha disertato lo stadio e nemmeno in Champions league, per la partita d’apertura già decisiva, non ha riempito lo stadio”.
“La situazione non è critica, è terribile – ha aggiunto il giornalista -, la Juventus non ha più un’anima, non ha gioco, ha ribadito limiti enormi di personalità , di tranquillità , ingannata da falsi d’autore, Paredes è un reduce e si comprende perché i francesi gli abbiano preparato la valigia senza nemmeno salutarlo, Cuadrado è all’ultima stazione e Vlahovic è sfiduciato, involuto, nervoso, intossicato da un football che non ha nulla a che fare con le sue caratteristiche, il suo talento, la sua potenza fisica. La responsabilità dei giocatori è evidente ma quella dell’allenatore è macroscopica, se avesse la stessa dignità di un altro toscano del passato juventino, Marcello Lippi, presenterebbe le dimissioni come il cittì campione del mondo annunciò dopo la sconfitta contro il Parma”.